Avvicinare i giovani all’arte, si chiude il progetto alla Falcone-Scauda

“Ogni esperienza deve lasciare il segno, abbiamo raggiunto lo scopo”. Si dichiara soddisfatta la dirigente scolastica dell’istituto Falcone-Scauda Maria Josè Abilitato al termine dello spettacolo “La Materia dei sogni”, in scena lo scorso venerdì al teatro “Magma” a Torre Annunziata. 

 

Momento conclusivo del progetto Ministeriale “Piano delle Arti”, realizzato in rete con l’istituto comprensivo “Castaldi-Rodari” di Boscoreale, diretto sempre dalla preside Abilitato. 

 

Coinvolti gli alunni delle classi prime sez. D e E  di scuola secondaria di primo grado del plesso Scauda, guidati all’apprendimento delle prime tecniche teatrali dagli esperti Liberato de Martino e Donatella Faraone Mennella dell’Associazione culturale “Balagancik” e alla conoscenza della storia e dell’archeologia del territorio dagli esperti Enrico Di Maio e Alessandra Panariello dell’associazione “G.A.T. – Gruppo Archeologi Torresi” di Torre del Greco.

 

A supportare i giovani nel percorso di formazione le docenti tutor Teodora Giugliano e Patrizia Ascione e le docenti Figure aggiuntive Laura Accardo e Marina Sorrentino.

 

Gli alunni oltre ad essere impegnati in  attività laboratoriali hanno assistito a due spettacoli teatrali di genere diverso per essere educati alla”visione” attenta e partecipata e hanno effettuato due visite guidate rispettivamente presso il parco nazionale del Vesuvio – riserva Alto Tirone –  e a Villa Campolieto e Villa delle Ginestre nell’intento di approfondire la conoscenza del territorio dal punto di vista paesaggistico e storico.

 

Presenti in sala i genitori degli alunni che entusiasti hanno applaudito i piccoli attori in erba che hanno vestito i panni di antichi cives romani e nobildonne patrizie e liberti  e “centurioni intenti nella vita delle ville della Campania Felix.

 

Al termine dello spettacolo è stato visionato il video realizzato dall’associazione G.A.T. con i momenti salienti del percorso laboratoriale, tra tutti il gioco dello “scavo archeologico”.