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Bacoli sogna in grande: tra le 23 finaliste per Capitale Italiana della Cultura 2028

Bacoli sogna di diventare Capitale Italiana della Cultura 2028.
Il piccolo gioiello dei Campi Flegrei ha superato le selezioni preliminari ed è entrato ufficialmente tra le 23 città finaliste che concorreranno per il titolo, portando con sé la forza di una comunità intera e l’orgoglio di un territorio che vuole rinascere attraverso la cultura.


Un sogno che nasce dal territorio

Il 22 settembre 2025 Bacoli ha presentato ufficialmente la sua candidatura, svelando il logo e il progetto che accompagneranno la città in questo percorso.
Un cammino iniziato qualche giorno prima, con un evento nel cuore del centro storico — il 20 settembre — dove cittadini, associazioni, artisti e istituzioni si sono ritrovati per dare voce a un sogno condiviso: raccontare al Paese la bellezza e la storia dei Campi Flegrei.

Dietro questo progetto c’è un’idea chiara: la cultura come motore di identità, partecipazione e futuro.


Le parole del Vicesindaco Mauro Cucco

A guidare l’aspetto culturale della candidatura è Mauro Cucco, Vicesindaco di Bacoli con delega alla cultura, che abbiamo intervistato per capire lo spirito che anima questa avventura.

“La nostra candidatura non è solo un atto formale, ma un percorso collettivo. Bacoli sta riscoprendo se stessa, mettendo al centro le persone, le associazioni, i luoghi che custodiscono memoria e tradizione. È un progetto che nasce dal basso, dalla voglia di valorizzare ciò che siamo e di condividerlo con l’Italia intera.”


Il sostegno di Clementino e l’impegno del Sindaco Della Ragione

L’entusiasmo di Bacoli non è passato inosservato.
Il rapper e artista Clementino, da sempre legato alla sua terra, ha espresso pubblicamente il proprio sostegno alla candidatura, definendola “un’occasione unica per far conoscere al mondo la bellezza dei Campi Flegrei”.

Determinante anche l’impegno del Sindaco Josi Della Ragione, che da anni lavora per restituire centralità culturale e identitaria alla città.

“Essere tra le 23 finaliste è già una vittoria,” ha commentato il Sindaco.
“Bacoli ha dimostrato di avere cuore, visione e capacità. Ma soprattutto una comunità che crede nella cultura come strumento di riscatto e crescita.”


Un patrimonio che parla da sé

Il progetto “Bacoli Capitale Italiana della Cultura 2028” vuole accendere i riflettori su un patrimonio unico: i Campi Flegrei, terra di miti e di storia, dove ogni pietra racconta un frammento di civiltà.
Dal Parco Archeologico di Baia sommersa alle antiche rovine di Cuma, dal Lago Miseno al Castello di Baia, fino alle spiagge e ai percorsi naturalistici che fanno di Bacoli un museo a cielo aperto.

Ma non si tratta solo di bellezze da ammirare: la candidatura punta a creare un laboratorio di partecipazione, dove cittadini, artisti e realtà locali diventano protagonisti attivi della rinascita culturale flegrea.


Verso il 2028: la cultura come identità e futuro

Bacoli guarda al 2028 con speranza e determinazione.
Il cammino verso il titolo di Capitale Italiana della Cultura sarà lungo, ma il messaggio è già forte: questa candidatura è un simbolo di unità, orgoglio e rinascita.

Che vinca o meno il titolo, Bacoli ha già vinto qualcosa di più importante: la consapevolezza del proprio valore e la forza di una comunità che crede nel potere della cultura.

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