Il maltempo delle ultime settimane sta mettendo in ginocchio l’Italia intera, e anche il territorio napoletano non è esente da problematiche.

“È un’isola in ginocchio. Dopo la seconda ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Campania, flagellando in modo particolare l’isola di Ischia, siamo chiamati ad intervenire affinché il Governo riconosca lo stato di calamità naturale per l’isola verde. Mi farò personalmente portavoce presso la giunta regionale delle istanze dei sindaci e degli abitanti di Ischia, perorando la strada del riconoscimento dello stato di emergenza straordinaria, e al contempo chiedo al Presidente De Luca di disporre misure per la salvaguardia e la tutela delle coste campane”.
Così il Presidente della commissione regionale ‘Lavoro e Attività Produttive’ Nicola Marrazzo interviene sull’allarme maltempo che sta interessando da settimane la regione, puntando l’attenzione soprattutto sulle gravi perdite, in termini economici e occupazionali, che inevitabilmente condizioneranno l’isola di Ischia.
“L’isola verde rappresenta uno dei più grandi attrattori turistici della Campania, assieme alle altre isole del Golfo di Napoli, ed è una delle voci in attivo per la Regione. I danni arrecati del maltempo – precisa Marrazzo – si riverseranno in particolare sul settore balneare”.
“Si tratta del più importante e proficuo settore che sostiene l’intera economia dell’isola. Questa ennesima tragedia, che sia aggiunge ai danni provocati dal terremoto del 2017, rischia di compromettere definitivamente l’intero comparto turistico ischitano in termini di decrescita economica ed occupazionale”, conclude l’esponente regionale.

“Rivolgo un Appello al Presidente della Campania Vincenzo De Luca affinché la Regione intervenga sulla situazione incresciosa ed ormai insostenibile che interessa il 63° circolo didattico “Andrea Doria” di Fuorigrotta. Sono ormai settimane che, a causa del maltempo che ha compromesso le già precarie condizioni in cui versa l’istituto, viene negato il diritto allo studio dei nostri bambini, impossibilitati ormai ad accedere all’edificio, oggi anche a causa dell’interdizione posta dalla protezione civile e dei vigili del fuoco. Il Comune di Napoli fino ad oggi è sempre e solo intervenuto con soluzioni tampone, senza di fatto prendere atto che la scuola ha bisogno di un intervento più generale e risolutivo. Per questo l’appello alla Regione affinché metta in campo gli strumenti necessari per rendere agibile l’istituto”.

Con una nota stampa la consigliera regionale del Partito Democratico Enza Amato ha invece rivolto al presidente De luca un appello affinché la Regione intervenga nel gestire la situazione che sta caratterizzando la chiusura dell’istituto di Fuorigrotta.

“Negli ultimi giorni la situazione è ulteriormente degenerata. Prima la chiusura di parte della struttura, che ha creato non poche difficoltà ai piccoli dell’infanzia, e stamattina addirittura l’interdizione di tutto l’istituto da parte della protezione civile e dei vigili del fuoco. La situazione è diventata insostenibile per gli allievi, ma anche per le famiglie ed il personale della scuola. Questo sta compromettendo in primis la continuità didattica e al contempo sta creando gravi disagi alla gestione familiare dei genitori lavoratori”, ha precisato Amato.

“È da mesi che insegnati e genitori denunciano le condizioni di cattiva manutenzione in cui versa il circolo didattico. A nulla sono servite le numerose segnalazioni venute dalla Dirigenza, dal consiglio di istituto, dalle rappresentanze sindacali ed anche da singoli genitori”.

“La Doria – ha ricordato la consigliera – è sempre stata un fiore all’occhiello dell’istruzione napoletana e campana. Il corpo docente, di grande qualità, si è sempre contraddistinto per capacità didattica e progettuale, portando l’Istituto a crescere negli anni per numero di iscrizioni, con grande soddisfazione da parte delle famiglie. È evidente che il Comune di Napoli e la X Municipalità non hanno inteso la gravità di quanto stia accadendo e dei disagi che stanno arrecando alla platea scolastica, alle famiglie, ai docenti e a tutti gli operatori della Istituto, mettendo a rischio l’appel di questa scuola e addirittura penalizzandola a causa della migrazione verso altri Circoli per future iscrizioni” ha concluso Amato.