I film, prodotti dalla Fondazione C.I.V.E.S/MAV di Ercolano con il sostegno della Regione Campania, in collaborazione con la SCABEC e la FILM Commission regionale, sono un omaggio all’indimenticato tenore napoletano Enrico Caruso, realizzati nel centenario della morte, come ci ha spiegato Luigi Vicinanza, Presidente della Fondazione CIVES/MAV di Ercolano: “Per il centenario della morte di Enrico Caruso, il cittadino della Campania più noto al mondo, il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha voluto che tutti gli Enti e i Siti culturali della Campania, nello sviluppo dei loro programmi, avessero un riferimento forte e chiaro alla storia del grande tenore napoletano e il MAV con i suoi film, prodotti per l’occasione, ha avuto senza dubbio un ruolo di primaria importanza  nel raccontare e far conoscere la vita di Enrico Caruso che è la prima popstar globale – ha aggiunto il Presidente Luigi Vicinanza – in quanto rompe con la tradizione lirica ottocentesca italiana e dunque mondiale per affermare un genere canoro che scandalizza i tradizionalisti dell’epoca.

Al San Carlo non fu fischiato ma non piacque a quell’aristocrazia che considerava il teatro tempio dell’élite partenopea.

Come poteva un figlio del popolo – era figlio di un fabbro Caruso – essere considerato un grande interprete? Enrico va in America, immigrato tra gli immigrati.

Eroe grandioso e tragico.

Usa tutte le tecniche allora consentite per diffondere e rendere ancor più popolare la lirica: incide dischi, gira film. È il primo in assoluto a farlo.

Accumula una fortuna che in parte impiega per sostenere i più svantaggiati sia tra gli italiani d’America che tra quelli di Napoli.

Un personaggio così non poteva non essere raccontato con una produzione del MAV, il museo digitale tra i più all’avanguardia oggi in Italia.

Due film destinati a durare che celebrano nel modo migliore i 150 anni della nascita di Enrico Caruso, avvenuta il 25 febbraio 1873.”

Sinossi del film corto “L’ETERNO” di Giovanni Pelliccia (durata 12 minuti circa).

Sorrento, 31 luglio 1921 –  Enrico Caruso è seduto sulla sua poltrona nella suite dell’hotel Excelsior Vittoria a Sorrento: ordina un caffè mentre guarda il mare e odora un limone.

Quel frutto lo porterà in un transfer premorte (il decesso avverrà due giorni dopo, il 2 agosto), nel corso del quale affronterà i punti salienti della sua vita rivisti con gli occhi del cuore e con i sentimenti.

Il grande tenore – interpretato da Gianluca Terranova – incontrerà in questo spazio non spazio, in questo tempo non tempo, le persone più care della sua vita, a cominciare dalla madre, in un viaggio fatto di sensazioni, inquietudine, amore e poesia.

Sinossi del docufilm “CARUSO LA MIA NAPOLI” di Giovanni Pelliccia (durata 50 minuti).

Un viaggio nei luoghi più importanti della vita giovanile del grande Enrico Caruso alla scoperta della sua Napoli, attraverso le parole del tenore Gianluca Terranova e del giornalista Luigi Vicinanza, Presidente del MAV di Ercolano, nel corso di uno street talk tra le vie della città partenopea.

Un docufilm che visiona le tante sfaccettature della città partenopea abbinate a quelle dell’Artista in un linguaggio veloce, moderno e dinamico che come un nastro ricco di colori e di sentimenti si fonde con il caleidoscopio dell’anima e della cultura del grande Caruso tra le mura, le vie e i profumi di Napoli.

L’autorevole partecipazione di Dinko Fabris, direttore dell’Area Ricerca e Comunicazione del Teatro San Carlo di Napoli e di Daniela del Monaco, docente di canto presso il Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella rendono ancor più interessante l’analisi della figura del grande Caruso.