La musica viscerale e coinvolgente di Fabio Fiorillo per una serata speciale di musica all’aperto.

Venerdi 8 luglio alle ore 21.30 il teatro all’aperto del Parco della Cooperativa Terra del Sole a Portici sarà la cornice del viaggio musicale che l’artista campano intraprenderà insieme a musicisti straordinari ed al pubblico stesso.

Accompagnato da chitarre e percussioni, Fiorillo “salperà” sulle onde sonore del Mare Nostrum, quel Mediterraneo che è culla di popoli, culture e diversità che arricchiscono.

In questo spettacolo, che va dalle radici del suono folk campano e  mediterraneo fino ad evoluzioni contemporanee e sonorità contaminate, racconterà del mare con le sue leggende e dei popoli che su di esso si affacciano.

Fabio Fiorillo, artista e chansonnier  vesuviano, esponente di spicco del folk e della world music vesuviana e partenopea, ambasciatore di una tradizione viva e quantomai contemporanea, ci condurrà per mano dritti al cuore del nostro Sud, della nostra terra.

Anche per lui questo appuntamento a Portici è un viaggio di ritorno che, dai palcoscenici internazionali più importanti, lo porterà di fronte al pubblico vesuviano.

“Sono molte le  leggende ed i canti che hanno origini e provenienze dal Mediterraneo – afferma Fabio Fiorillo – Napoli è capitale di questa corrente viva.

La sua storia, il suo passato e la sua tradizione, sono, ancora oggi, veicoli di pezzi fondamentali di storia popolare.

Il Mediterraneo è parte integrante della nostra cultura”.

L’appuntamento rientra tra le iniziative messe in campo dall’Associazione Wesuvio per la promozione e la valorizzazione del territorio vesuviano.

“Con “Mediterraneo” abbiamo scelto di portare la musica di qualità ed un interprete di eccellenza nel cuore del territorio vesuviano.

Questo viaggio in musica vuole celebrare una tradizione viva e in continuo movimento creativo e ribadire la centralità del Mare Nostrum come insieme dei luoghi che bagna ma principalmente come idea di accoglienza, dialogo tra popoli e culture, incontro costruttivo” le parole di Ciro Langella, Presidente di Wesuvio.