Napoli, Ponticelli: bomba esplosa sulle auto, fermati 3 soggetti – VIDEO

Svolta sull’indagine volta ad identificare i responsabili della bomba che nella notte tra l’11 e il 12 maggio, a Ponticelli.

Un ordigno lanciato da un cavalcavia verso il Rione De Gasperi nell’ambito di scontri che stanno avvenendo nelle ultime settimane tra i clan presenti sul territorio.

Le esplosioni erano state più d’una, 3 in 4 giorni.

Quest’ultima lanciata sulle auto di personaggi estranei alla dinamica criminosa, colpevoli solamente di aver lasciato la loro auto in sosta nel campo di battaglia dei clan coinvolti.

L’ordigno aveva provocato danni considerevoli facendo scattare anche gli airbag delle vetture.

Tra le automobili danneggiate, anche quella degli attentatori che sono stati poi costretti ad allontanarsi dal luogo a piedi.

Al termine delle indagini,  Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno tratto in arresto in esecuzione di decreto di fermo, 3 soggetti ritenuti contigui al clan De Luca Bossa/Minichini, operante nel quartiere di Ponticelli, in quanto tutti ritenuti gravemente indiziati del reato di detenzione ed esplosione di ordigno, aggravati dalle finalità mafiose. 

Il provvedimento, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, arriva al culmine di una immediata e serrata attività di indagine dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e della Compagnia di Napoli Poggioreale, avviata subito dopo l’esplosione di un ordigno in Via Esopo, verificatasi lo scorso 11 maggio. I 3 sono gravemente indiziati di aver lanciato dal cavalcavia la bomba, che ha danneggiato 9 auto parcheggiate;

 l’onda d’urto – così come appurato dai carabinieri – avrebbe potuto provocare il decesso di eventuali persone presenti nel raggio di 10 metri circa dall’esplosione.

3 fermati saranno tradotti al carcere di Secondigliano, in attesa dell’udienza di convalida.