Nave Trieste sottratta alla Fincantieri di Castellammare: “Mortificato il cantiere stabiese”

Mortificato il cantiere di Castellammare. Così il sindaco Gaetano Cimmino commenta lo “scippo” di Nave Trieste dallo stabilimento stabiese di Fincantieri. Sembra ormai lontano il clima di festa del 25 maggio quando in occasione del varo arrivarono in città anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’allora ministro del Lavoro Luigi Di Maio che assicurò investimenti a pioggia. “70 milioni per Stabia”, disse.
“Come primo cittadino dove risiede la realtà industriale più importante del Meridione d’Italia, con sommo rammarico devo prendere atto che, nel riparto del carico di lavoro dell’azienda, il cantiere di Castellammare viene mortificato rispetto ad altre realtà e tutto ciò ha comportato lo stato d’agitazione di tutto il personale dipendente e del relativo indotto industriale”, le parole di rammarico del primo cittadino. L’amministrazione stabiese ha così chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico permanente presso il ministero dello Sviluppo Economico per predisporre un’azione coordinata per garantire investimenti.
Cimmino a tal proposito ha già scritto al Governo, alla Regione e alla stessa Fincantieri: “Attendiamo risposte immediate”.
Il caso è sorto dopo la decisione dell’azienda di trasferire in anticipo la lavorazione della nave Trieste da Castellammare a Muggiano. Gli operai hanno già scioperato e annunciato una serie di azioni dimostrative, dopo che i vertici hanno confermato l’intenzione di ritirare l’unità anfibia multiruolo a gennaio – quindi con sei mesi di anticipo rispetto alle previsioni. Una circostanza che fa temere la riduzione di ore di lavoro e quindi fa tornare lo spettro della disoccupazione per centinaia di lavoratori.
Il deputato stabiese del Gruppo Misto, Catello Vitiello, ha annunciato una interrogazione chiedendo trasparenza sugli impegni assunti in occasione del varo.