Trombolisi Ospedale Nola

Per la prima volta all’ospedale di Nola, presso l’unità operativa di neurostroke unit, è stata effettuata una trombolisi. Si tratta di un trattamento utilizzato per dissolvere coaguli nei vasi sanguigni, migliorare il flusso e prevenire danni a tessuti e organi. La procedura è stata attivata su un paziente di anni 91, già degente presso il reparto di nefrologia. 

Nelle prime ore della mattina ha presentato afasia ed emipostenia emisoma destro con ottundimento della vigilanza. 

All’esordio del quadro clinico viene allertato il personale neurologico che interviene. Vengono rilevati i parametri vitali ed eseguita una Tac in urgenza e studio vascolare del circolo intracranico. Mentre la Tac encefalo non ha mostrato segni di ischemia in atto, la indagine neurosonologica con ecocolordoppler transcranico ha evidenziando assenza del tratto M3 distale dell’arteria cerebrale media sinistra suggestiva di processo steno/occlusivo in corso. 

Presa visione degli esami di laboratorio; rispettati i criteri di eligibilità al trattamento trombolitico si è proceduti, nella prima ora, alla somministrazione del farmaco Alteplase secondo protocollo.

Il circolo intracranico, ed in particolare l’arteria cerebrale media sinistra, è stato monitorato per un tutto il tempo della infusione assistendo alla rivascolarizzazione del tratto M3 (riperfusione-visualizzazione del tratto).

Al termine della infusione del farmaco è stata eseguita una Tac di controllo che ha mostrato assenza di danni da riperfusione.

II paziente è stato monitorato h/12 con il recupero di tutte le proprie funzioni.

L’unità di neurostroke del presidio nolano è diretta da Pasquale Scala con la propria equipe costituita dai dirigenti medici Giovanni Luminelli, Vincenzo Loreto, Anna Estraneo, Rosaria Rea addetta al monitoraggio doppler transcranico e dal personale infermieristico e operatori socio sanitari dedicato che hanno contribuito ognuno per il proprio ruolo alla realizzazione della procedura. 

L’unità operativa neurostroke unit è parte integrante dell’area critica di medicina d’urgenza diretta dal dottor Carmine La Marca.