Gli ultimi scavi nella parte finora inesplorata della villa dei Misteri, uno dei più noti monumenti non solo di Pompei ma del mondo antico intero, ha portato alla luce una panchina d’attesa, posizionata sulla pubblica via di fronte al portone d’ingresso della villa. Ad aspettare qui, però, probabilmente non erano visitatori desiderosi di ammirare i celeberrimi affreschi a tema dionisiaco-misterico che hanno reso famoso il complesso sin dalle prime esplorazioni nel 1909/10, ma clienti venuti per chiedere un favore al padrone di casa, oltre a braccianti e mendicanti che viaggiavano lungo la strada che connetteva Pompei con la moderna Boscoreale.
I padroni romani erano soliti ricevere durante la mattinata, nell’ambito della cosiddettasalutatio, i clientes, persone di un livello sociale più basso che si erano in qualche modo legati a un personaggio eminente della società locale. In cambio di favori, aiuto in questioni giudiziarie e piccoli o grandi prestiti, gli assicuravano sostegno politico nelle tornate elettorali dell’amministrazione cittadina.
Troviamo le stesse panchine anche davanti ad alcune domus di Pompei: come in uno studio medico con la sala d’attesa piena, anche le panchine affollate davanti alle domus pompeiane erano un motivo di vanto: più clienti aspettavano davanti al portone, più importante doveva essere il padrone di casa.
Il rinvenimento è frutto delle recenti indagini archeologiche condotte lungo il fronte nord-occidentale della Villa dei Misteri, nell’ambito del progetto di scavo e messa in sicurezza dell’area, riavviato a seguito dell’abbattimento, grazie ad un accordo con la Procura, dell’edificio abusivo sovrastante.