“In memoria dei nostri concittadini defunti nel tragico disastro ferroviario avvenuto in Balvano il 3 marzo 1944”: è la scritta che campeggia sul monumento a forma di binario posto all’interno del cimitero di Torre del Greco e che ricorderà le vittime torresi di una della più immani tragedie ferroviarie della storia nazionale, quella del 3 marzo 1944 nella quale morirono quasi seicento persone. Di queste, trenta erano appunto di Torre del Greco: si tratta di Antonio Accardo, Rosario Amato, Giacomo Amitrano, Giovanni Ascione, Luigi Ascione, Agostino Avventurato, Vincenzo Avventurato, Luigi Balzano, Edmondo Betti, Giulietta Brancaccio, Mariateresa Castaldo, Carmela D’Aniello, Francesco Paolo De Luca; Domenico Di Cristo, Armando Di Somma, Enrico Esposito, Antonio Formisano, Tommaso Giocondo, Carmine Izzo, Antonio Luna, Gennaro Organista, Aniello Paduano, Vincenzo Pernice, Arturo Pierini, Natale Pinto, Gerardo Pontillo, Armando Somma, Antonio Tammaro, Giuseppe Velardo e Giuseppe Versante.
Il monumento è stato scoperto ieri, domenica 26 ottobre, nell’area del cimitero posto a ridosso della scale che portano alla chiesa madre, luogo scelto perché “di transito per tanti concittadini – ha spiegato il sindaco Luigi Mennella – in maniera che questa tragedia, che tanto ha segnato la nostra città, resti per sempre nella memoria di Torre del Greco, rappresentando un ricordo di tante vittime che sul quel treno speravano di poter trovare una vita migliore”.

Il disastro si verificò nella galleria Delle Armi, nei pressi della stazione di Balvano-Ricigliano, nel potentino. Il treno merci trasportava numerose persone e si fermò all’interno del tunnel, senza riuscire a proseguire a causa dell’eccessivo peso e della pendenza della linea ferrata. I tentativi di far muovere il convoglio, trainato da due locomotive, provocarono la formazione di un elevato quantitativo di gas di scarico altamente tossico che causò il decesso di centinaia di persone (fonti del Consiglio dei Ministri parlarono di 517 vittime, ma secondo alcune testimonianze i morti sarebbero stati di più, quasi seicento).
Insieme al primo cittadino torrese, alla cerimonia di scoprimento hanno partecipato il sindaco di Balvano (Potenza), Ezio Di Carlo; il vicesindaco Michele Polese; la vicepresidente del consiglio regionale Loredana Raia; il presidente del consiglio comunale, Gaetano Frulio; il consigliere delegato al cimitero, Antonio D’Ambrosio; un’ampia rappresentanza delle forze dell’ordine cittadine; i familiari della vittime. A benedire il monumento è stato il cappellano del cimitero, don Ciro Scognamiglio. A margine della cerimonia è stato ricordato come la struttura in ferro sulla quale poggia la targa sulla quale è segnata la data di apposizione del monumento (posta nella parte bassa della struttura) è stata gentilmente omaggiata dai fratelli Versante di via Fontana. “Come amministrazione comunale – afferma il consigliere comunale con delega al cimitero, Antonio D’Ambrosio – ci siamo immediatamente attivati appena è giunta alla nostra attenzione la richiesta di realizzare il monumento. Già nel corso delle celebrazioni del 2 novembre, durante la consueta processione in programma al cimitero, è prevista anche una sosta dinanzi al nuovo monumento, con un momento di preghiera in memoria delle vittime di Balvano. Mi preme infine ringraziare il dirigente Antonio Sarnello, il direttore Lorenzo Palomba e tutti i dipendenti del settore e gli operai impegnati al cimitero per il costante e infaticabile lavoro svolto quotidianamente”.
