Sarà la Villa Campolieto di Ercolano ad ospitare domenica 11 dicembre, alle 11, la quindicesima edizione del Premio “La Ginestra”, dedicato alla figura di Giacomo Leopardi e ai luoghi che in Campania sono stati profondamente amati dal grande poeta: il riconoscimento viene assegnato ogni anno – a giudizio del Comitato Scientifico – a personalità che si sono distinte nell’analisi, nell’approfondimento, nella divulgazione del pensiero e dell’opera di Leopardi.

Quest’anno il premio va allo psichiatra e scrittore Eugenio Borgna, 92 anni: un riconoscimento per testimoniare il fascino speculativo delle ricerche che ha condotto e la fecondità della prospettiva con cui interpreta Leopardi, un poeta che – come confessa – continua a leggere dai tempi del liceo e che ancora lo accompagna nell’intelligenza del dolore e della fragilità umana.

“Le poesie di Giacomo Leopardi – scrive Borgna – ci confrontano con i grandi temi della nostalgia: con la memoria e il tempo, con i desideri impossibili e le speranze infrante”.

La conduzione della giornata sarà affidata alla giornalista Donatella Trotta con letture a cura dell’attore Massimiliano Foà.

Previsti anche gli interventi di Arturo De Vivo, Matteo Palumbo, Fabiana Cacciapuoti, Paola Villani e Gianluca del Mastro.

Alla giornata prenderà anche il Ppresidente del Centro Nazionale per gli Studi Leopardiani, Fabio Corvatta.

Storico direttore dell’ospedale psichiatrico di Novara, di cui è attualmente primario emerito, il novantaduenne Eugenio Borgna ha firmato numerosi saggi che vedono protagoniste le emozioni e la maniera di vivere la loro intensità.

Sostenitore di una “psichiatria dell’interiorità”, Borgna ha ricostruito la dimensione profonda del disagio psichico.

Indagando le forme del dolore, si è servito della letteratura, della filosofia e dell’arte, come mezzi idonei a svelare la sua dimensione esistenziale.

fonte (ANSA).