“Piena e convinta solidarietà al consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli e al suo presidente, Antonio Tafuri, per l’ingiusto attacco da parte delle sigle sindacali dei dipendenti della Giustizia”. È quella espressa dal presidente e dal segretario dell’Unione regionale degli ordini forensi della Campania, Gennaro Torrese e Arcangelo Urrano, che sottolineano come l’unica “colpa dell’avvocato Tafuri sarebbe quella di avere chiesto conto di quanto lavoro fosse svolto dai dipendenti nel periodo emergenziale”.

“A parte la considerazione che nessuno debba sentirsi sotto inchiesta laddove si effettuino controlli – aggiungono gli avvocati Torrese e Urraro – specie se si è in buona fede, permane nell’Avvocatura la convinzione che molti dipendenti non possono materialmente svolgere alcun lavoro da casa, non essendo in possesso delle credenziali per accedere ai registri telematici del Tribunale di competenza”.

“Tutto ciò – concludono il presidente e il segretario dell’Unione regionale degli ordini forensi della Campania – nella consapevolezza dell’Avvocatura che, con le dovute cautele, poste in essere dai Ministeri competenti, si possa ritornare ad un lavoro in presenza del personale di cancelleria, sicuramente più produttivo nell’interesse della collettività”.