Sono arrivati nella zona situata al di sotto delle Cento Fontane, il monumento posto a poca distanza dall’area portuale e da alcuni mesi oggetto di una serie di approfondimenti tecnici finalizzati al completo rilancio della struttura.
Duplice l’obiettivo: da un lato provare a risalire al percorso seguito dal corso d’acqua scoperto proprio a ridosso dell’opera e capire l’origine dello stesso; dall’altro fornire gli elementi utili ai tecnici incaricati di avviare le attività di progettazione destinate a dare un nuovo volto all’area, considerata a forte attrazione turistica dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella.

Si tratta del pool di esperti guidati da Biagio Palma, il geologo incaricato dal Comune da alcuni mesi di occuparsi delle attività legata all’individuazione del tracciato seguito dall’acqua visibile nell’area di cantiere già delimitata nei mesi scorsi.
Con lui si sono calati, partendo da un percorso obbligato iniziato da un accesso posto a qualche decina di metri dalle Cento Fontane, speleologi e i tecnici dell’ente, alla presenza della dirigente del settore comunale, Maria Gabriella Camera.
“Non si tratta della prima ispezione in tal senso promossa dal gruppo di lavoro guidato dal dottor Palma – afferma il primo cittadino, che ha salutato gli operatori che hanno effettuato l’ispezione e con loro si è poi confrontato al termine delle verifiche – Un sopralluogo programmato, come altri si sono tenuti nelle settimane scorse e altri ancora saranno effettuati nei giorni a venire”.
Come spiega il sindaco, l’obiettivo delle verifiche è duplice: “Innanzitutto – sottolinea Luigi Mennella – lo scopo di questo lavoro è quello di capire il reale percorso compito dal corso d’acqua, solo in parte visibile nelle aree a ridosso delle Cento Fontane. Al di là della possibile individuazione dello storico e per decenni ritenuto ‘misterioso’ fiume Dragone, quello che interessa è anche capire come l’acqua va a canalizzarsi, oltre a provare a comprendere da dove la stessa giunga. Risalire al suo percorso, significa avere la possibilità di valorizzare questo corso, e dunque l’intero sito, e rendere omaggio ad un pezzo di storia della città che va ad intrecciarsi con quella ancora più importante legata al Vesuvio e alle sue eruzioni”.
Una volta individuato il tracciato, l’amministrazione ha in animo di passare alla fase di riqualificazione del monumento: “In questo momento le Cento Fontane sono un vero e proprio cantiere a cielo aperto – conclude il sindaco di Torre del Greco – in attesa che sia avviata un’opera di progettazione più ampia. Attività progettuale che non può chiaramente iniziare prima di avere appurato, con l’aiuto dei tecnici incaricati dall’ente, qual è il percorso seguito dall’acqua e quali sono gli interventi necessari ad evitare che questo corso possa creare danni alle opere edilizie presenti nella zona posta a ridosso del monumento”.