
“La storia della privatizzazione – scrive Gallo – ha inizio nel marzo 2009 con il governo Berlusconi. Lo Stato ha corrisposto alla Compagnia italiana di navigazione, che si è aggiudicata Tirrenia, circa 73 milioni di euro per 8 anni per un totale di 518 milioni circa. È proseguita anche la seconda tranche della privatizzazione che vede protagonista una serie di compagnie che a vario titolo includono anche, ad esempio, per il gruppo Lauro l’ingegner Michele Palescandolo, che per più di vent’anni è stato ispettore per conto del Rina. Controllore e controllato coincidono. Come in Italia spesso accade. La risposta del ministero non ci soddisfa – conclude Gallo – perché lascia nell’ambiguità le informazioni sull’assetto societario, rinviando alle competenze Agcm”.“Come al solito a pagare sono i cittadini: in termini di riduzione del servizio, a causa della creazione del monopolio, e per la procedura d’infrazione che si sta per chiudere contro l’Italia”.