Il presidente del Circolo Nautico di Torre del Greco Gianluigi Ascione e il responsabile della casa museo Enrico Caruso, Gaetano Bonelli, i vincitori della quindicesima edizione del premio Civiltà Vesuviana.
L’assegnazione del riconoscimento, il cui presidente è Carlo Ciavolino, è avvenuta nella serata di domenica 10 marzo proprio nei locali del Circolo Nautico, alla presenza tra gli altri dell’ex presidente dell’ordine dei giornalisti Ermanno Corsi e dell’ex procuratore generale della Corte d’Appello di Napoli Luigi Riello.
A spiegare le motivazioni alla base del premio, è stato il suo ideatore: “Civiltà Vesuviana – spiega Ciavolino –coniuga le eccellenze professionali con i valori fondanti della gens vesuviana, millenari retaggi di una civiltà che ha sempre guardato all’uomo e a ciascun uomo come originale, irripetibile, sensibile microcosmo creativo: umanità, solidarietà, amicizia, animo gentile e disponibile, genialità, operosità, amore per l’ambiente.
Doti e caratteristiche dei plurisecolari vesuviani. Il premio, quindi, non è riservato ai ‘vesuviani’: è viceversa un riconoscimento universale, assegnato a personalità di prestigio di ogni luogo e di ogni campo, alla cui rinomanza professionale si accompagnino doti e caratteristiche personali.
È assegnato ad icone del nostro tempo, a operatori di pace, concordia, amicizia tra popoli e genti, di amore per il creato”.
Ciavolino ha anche annunciato altri nomi di persone che nel 2024 saranno insignite del riconoscimento: Vittorio Coscia, Michele Di Maio (entrambi soci fondatori del premio Civiltà Vesuviana), il fotografo Mimmo Iodice e i giornalisti Antonio Sasso ed Ettore De Lorenzo.
Soddisfatto il presidente del Circolo Nautico: “Quando mi è stato comunicato da Ciavolino del riconoscimento – dice Gianluigi Ascione – ho pensato, visti i nomi dei premiati nelle altre edizioni, di essere quasi inadeguato.
Poi però ho riflettuto e mi sono detto di essere sicuramente un ‘vulcanico’, avendo fatto di una passione la mia ragione di vita, portata avanti grazie prima all’appoggio dei miei genitori e poi al pieno sostegno di mia moglie.
Grazie alla vela, da atleta e dirigente ho girato il mondo, e con questa esperienza posso dire che lo sport deve indirizzare i giovani, allontanandoli dai pericoli della nostra società”.
“Questa serata deve essere un’occasione – afferma invece Gaetano Bonelli – per continuare a stare insieme e per lavorare per promuovere la cultura.
Mi auguro che da questo premio possa nascere una sorta di ‘patto civico’ per la promozione delle bellezze del nostro territorio”.