HomeNewsAttualitàUn laboratorio del corallo negli ex molini meridionali Marzoli

Un laboratorio del corallo negli ex molini meridionali Marzoli

Un centro di ricerca e formazione legato ad un laboratorio del corallo: è quanto destinato ad essere realizzato all’interno di uno dei fabbricati posti negli ex molini meridionali Marzoli, più precisamente quello composto dai corpi indicati con le lettere E ed F. Saranno questi due immobili, infatti, ad essere oggetto di una serie di interventi di riqualificazione per i quali il Comune ha ricevuto un finanziamento pari a 7 milioni di euro nell’ambito degli interventi del “Cis Vesuvio-Pompei-Napoli, piano strategico per lo sviluppo delle aree comprese nel piano di gestione del sito Unesco Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata”.

Nello specifico, nei giorni scorsi la giunta guidata dal sindaco Luigi Mennella ha approvato una delibera, su relazione del vicesindaco e titolare della delega ai lavori pubblici Michele Polese, con la quale si approva il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo al restauro e all’adeguamento degli immobili in questione, finalizzato alla realizzazione di un contenitore edilizio capace di accogliere l’insieme delle attività correlate ad un futuro e innovativo laboratorio del corallo.

Con i fondi ricevuti dal Cis Vesuvio-Pompei-Napoli, si punta infatti ad adeguare dal punto di vista sismico i corpi E ed F e a procedure per quest’ultimo anche al restauro e alla realizzazione degli impianti necessari. In tutto, le palazzine occupano una superficie rispettivamente di 2.160 e 3.462 metri quadrati con un volume pari a 9.908 e 15.118 metri cubi.

Tutto nasce, come viene spiegato da chi si è occupato dalle operazioni preliminari, da specifiche indagini sismiche, che hanno portato all’individuazione di criticità legata all’alterazione dell’aspetto originario, allo stato di conservazione dei materiali, alla fruibilità del bene e al complessivo dissesto di carattere strutturale. Gli interventi avranno come obiettivo quello di far sì che gli immobili, una volta ultimati, avranno un minimo impatto ambientale e un basso consumo energetico, rispettando la struttura originaria anche attraverso l’utilizzo di materiali riciclabili, con attenzione alle normative vigenti e all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Gli interventi, che prevedono tra l’altro la demolizione e la successiva ricostruzione della copertura dei due corpi del fabbricato, porteranno all’utilizzo di cinque piani del corpo F dove saranno allocate le varie sezioni del futuro laboratorio del corallo. In particolare, sono previsti 120 mq di spazi espositivi, un’aula polivalente da 20 mq, una sala conferenze da 125 mq, laboratori per complessivi 150 metri quadrati, due aule studio da 55 mq l’una e uffici che occuperanno una superficie totale pari a 65 mq.

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