8 marzo, Ascom Torre del Greco aderisce al network nazionale comuni amici delle famiglie.
La rete promossa dalla provincia autonoma di Trento, da sempre promotrice di modelli di supporto alle famiglie innovative, propone ai comuni e alle organizzazioni di aderire per trovare delle soluzioni adatte alle esigenze del territorio, attraverso uno scambio di buone prassi.
L’idea è quella di diffondere sul territorio nazionale una cultura che tenga la famiglia al centro delle politiche di welfare e di sviluppo economico, con un approccio che non sia socio-assistenziale.
“La nostra organizzazione raggruppa imprese di piccolissime dimensioni in un territorio che, purtroppo, sconta ancora il ritardo di una politica di sviluppo di misure a supporto delle famiglie.
Abbiamo aderito alla rete con l’idea di proporre una lettura dei bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici delle nostre aziende e studiare, assieme ai datori di lavoro, delle soluzioni che possano agevolare la conciliazione tra lavoro e famiglia.
Puntiamo ad alleggerire il carico delle cure familiari, proponendo un modello di welfare aziendale territoriale, senza gravare con costi aggiuntivi sulle aziende già fortemente penalizzate dalla crisi.
Supportare i lavoratori e le lavoratrici, assieme alle loro famiglie, vuol dire anche creare un contesto di lavoro armonioso e più produttivo” dichiara Giulio Esposito, presidente Ascom.
Aderire al network significa entrare a far parte di un processo culturale di avvicinamento, di sensibilizzazione e di orientamento dell’attività ai bisogni e al benessere delle famiglie.
La rete è un moltiplicatore di risorse e di scambi di informazioni, esperienze e idee. Consente di conoscere e sperimentare nuove politiche, nuovi modelli organizzativi e di welfare.
“Oggi 8 marzo, giornata di celebrazione della donna, vogliamo sottolineare che resta fondamentale il supporto e la condivisione dei ruoli all’interno delle famiglie. Ed è significativo il peso, spesso non riconosciuto, del lavoro costante della donna, dentro e fuori al contesto familiare, impedendo, ancora oggi, una piena partecipazione alla vita economica, sociale, politica e culturale del paese.”