Il contributo trasporto scolastico diversamente abili finalmente è stato erogato.
“Come mostrano le immagini – spiega Maria Orlando, Presidente associazione La Libellula- ci sono due importi diversi, tralasciando il fattore che uno è bancario e l’altro è postale, la diversità degli importi è motivata dal comma che gli alunni diversamente abili posseggono.
In particolare,
– il contributo pari a 350 euro è stato erogato alle famiglie con alunni speciali che hanno art. 3 comma 3 (disabili gravi);
– il contributo pari a 200 euro è stato erogato alle famiglie con alunni speciali che hanno art. 3 comma 1 (disabili meno gravi).
E/o sulla base di pseudo percentuali che nell’avviso vengono indicate come parametri di riferimento sul numero di presenze scolastiche.
Il regolamento in tal senso parla chiaro, il contributo va erogato sul numero preciso e non forfettario di presenze scolastiche di un alunno diversamente abile, sempre più depistaggi purtroppo e tanta poca chiarezza atti solo a confondere le idee di queste povere famiglie.
La domanda nasce spontanea. Se gli uffici hanno preso tutto il tempo necessario per erogare tale contributo, giustificando il ritardo per il mancato invio da parte delle scuole nei tempi utili delle presenze scolastiche, sulle quali fare un calcolo si presuppone individuale, perché poi hanno erogato un importo, lo stesso, a tutti? Variando solo la somma in base al comma di appartenenza?
Mi pare un controsenso che le famiglie beneficiarie che hanno provveduto ad accompagnare il proprio figlio a scuola per più giorni, quindi con più presenze scolastiche, debba ricevere la stessa cifra di chi il proprio figlio abbia fatto un numero inferiore di presenze.
Si è stabilito un contributo, nato per compensare i sacrifici che fanno i genitori ad accompagnare quotidianamente i figli a scuola, sulla base del comma e non delle giornate di presenza scolastica?


Un contributo che n.q. di consigliera comunale della trascorsa amministrazione ho provveduto io stessa in consiglio comunale a fare approvare mediante una certosina modifica del regolamento comunale, proprio perché vivo costantemente le difficoltà che affrontano queste famiglie nel gestire la quotidianità dei propri figli.
Questa è l’ennesima riprova della negligenza e dell’inefficienza dell’operato della nostra macchina comunale in un settore nevralgico quale quello delle politiche sociali
Non bisogna licenziare provvedimenti senza valutarne i reali benefici derivanti da essi a sostegno delle fasce deboli.
Ci tengo a sottolineare che l’argomento trasporto scolastico diversamente abili è stato trattato insieme ad altri argomenti, ovviamente, nell’ultimo incontro con l’ assessorato di riferimento”.