Nell’ambito dei servizi predisposti dalla Questura di Napoli volti a intensificare il controllo del territorio nelle aree della “movida”, personale della Polizia di Stato, e nello specifico dei Commissariati Vomero, Arenella e Bagnoli, insieme ai militari della Guardia di Finanza e con il supporto della Polizia Locale e dell’ASL NA1 Centro, ha effettuato controlli nel quartiere Vomero, in particolare a San Martino, nelle vie Giordano, Falcone, Scarlatti e nelle piazze Medaglie d’Oro e Vanvitelli.
Nel corso del servizio, gli operatori hanno identificato complessivamente 45 persone, di cui 5 con precedenti di polizia, controllato 13 veicoli e contestato 42 violazioni del Codice della Strada.
Durante l’attività sono stati controllati 6 esercizi commerciali; ad alcuni titolari sono state contestate diverse non conformità significative, elevando sanzioni amministrative per un totale complessivo di 3.000 euro. In particolare, un esercizio commerciale è stato sanzionato per la mancanza delle schede HACCP (relative alle condizioni di sicurezza e igiene alimentare), mentre a un altro è stata applicata la sospensione dell’attività a causa delle condizioni igienico-sanitarie.
Ancora, nella medesima serata, gli agenti del Commissariato Vomero hanno tratto in arresto un 18enne napoletano, con precedenti di polizia, per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale; lo stesso è stato, altresì, denunciato per possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli e ricettazione.
In particolare, i poliziotti, nel transitare in via Girolamo Santacroce, hanno notato uno scooter con a bordo due soggetti che si aggiravano con atteggiamento circospetto sul marciapiede. Insospettiti dall’azione posta in essere dai due, gli operatori hanno proceduto al controllo, ma il passeggero si è dato a precipitosa fuga, riuscendo a far perdere le proprie tracce; il conducente, invece, nel tentativo di eludere il controllo, ha scaraventato lo scooter contro gli agenti, finché non è stato bloccato non senza difficoltà.
Inoltre, nel vano sottosella del mezzo sono stati rinvenuti diversi arnesi atti allo scasso ed è emerso che lo scooter in uso al prevenuto era provento di furto; pertanto, è stato restituito al legittimo proprietario.







