Il furto di una ebike ha condotto i carabinieri della stazione di Ischia in un’officina abusiva. Un deposito più simile ad un cimitero di pezzi di ricambio, telai di veicoli: all’interno 19 biciclette elettriche sulla cui provenienza continuano gli accertamenti.
Tutto nasce dalla denuncia di furto presentata da una donna. Qualcuno ha portato via l’ebike del figlio, spezzando la catena che la legava all’esterno del liceo.
I militari hanno analizzato le immagini delle telecamere installate in zona e identificato la presunta mano dietro quel colpo.
Si tratta di un 45enne del posto già noto alle forze dell’ordine.
L’hanno rintracciato pochi istanti dopo ma del veicolo nessuna traccia.
Le due ruote sono state ritrovate successivamente, nelle mani di un 68enne che l’aveva appena acquistata, pagando al 48enne una somma decisamente più bassa rispetto al valore di mercato.
Entrambi sono stati denunciati per ricettazione.
Nei guai anche una terza persona, un 58enne ischitano.
Durante le ricerche della bici elettrica, i militari hanno scoperto un deposito di materiali ricettati, improvvisato in un capanno in via De Luca.
All’interno 177 batterie di scooter e auto, pezzi di ricambio, telai e 19 ebike verosimilmente rubate. Sequestrata la struttura.







