La parola può essere arma?”. È questa la domanda che guiderà il nuovo appuntamento dell’Agorà dei Giovani, promosso dal Forum dei Giovani di Torre del Greco, in programma mercoledì 24 settembre alle ore 18:30 presso la sede del Forum a Palazzo Baronale.
L’iniziativa nasce dalla consapevolezza di vivere in un’epoca in cui il dibattito pubblico e le dinamiche sociali sono sempre più spesso segnati da polarizzazione e conflitti verbali. Sui social network basta un commento o una frase per accendere discussioni, in piazza i confronti si trasformano in risse verbali e talvolta anche fisiche e nelle aule istituzionali il dialogo lascia troppo spesso il posto a uno scontro frontale poco decoroso e rispettoso delle istituzioni stesse.
L’Agorà dei Giovani vuole invece recuperare il senso autentico della parola come strumento di confronto, crescita e condivisione.
Il titolo della serata, volutamente provocatorio, richiama una riflessione antica e allo stesso tempo attualissima: la parola può costruire ponti, ma può anche distruggere relazioni. Può accendere idee, ma anche fomentare odio.
Proprio negli scorsi giorni, la notizia dell’omicidio di Charlie Kirk, noto attivista politico statunitense, ha sconvolto l’opinione pubblica internazionale.
Un episodio tragico che conferma, purtroppo, quanto il confine tra parola e violenza possa diventare sottile e pericoloso.
Il format dell’Agorà si conferma quello già messo in pratica con successo negli scorsi mesi: un dibattito aperto, senza barriere, dove ogni partecipante può intervenire liberamente, portando la propria opinione, i propri dubbi e le proprie provocazioni, sotto la supervisione di un moderatore.
L’obiettivo non è decretare vincitori o vinti, ma esercitare insieme la pratica del dialogo, nel rispetto reciproco. «Abbiamo scelto questo tema perché l’omicidio di Charlie Kirk sta scuotendo gli animi negli Stati Uniti e in Europa, riportando al centro il problema dell’eccessiva estremizzazione e dello scontro nei dibattiti pubblici. Con questo incontro intendiamo aprire un confronto anche sul ruolo che social e influencer hanno in queste dinamiche e stimolare insieme lo sviluppo di un pensiero critico attraverso un dialogo collettivo» – spiegano i moderatori Claudio Ruotolo e Rosa Montuori. «Il nostro compito è offrire ai giovani spazi di confronto reale. L’Agorà è l’occasione per dimostrare che un dibattito acceso può essere anche civile, senza degenerare in scontro. È questa la sfida di una generazione che vuole essere protagonista del proprio futuro. L’uccisione di Charlie Kirk rappresenta un fatto gravissimo e inaccettabile. Nessuna idea, opinione o posizione politica può giustificare la violenza o, peggio ancora, la soppressione della vita umana» – sottolinea l’ufficio di presidenza del Forum guidato da Alfredo Izzo, Cristiano Borriello e Ciro Cutolo.