Nave Trieste lascia Castellammare, Natale senza lavoro per centinaia di operai

Sarà un Natale buio per tanti operai stabiesi. Per quegli operai dell’indotto Fincantieri che in questi mesi hanno lavorato alla Nave Trieste. Gioiello e futura ammiraglia della Marina Militare varata lo scorso maggio nello stabilimento di Castellammare alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e dell’allora ministro del Lavoro Luigi Di Maio con la promessa di sicuri e consistenti investimenti per Stabia.
L’allarme è stato lanciato dal consigliere comunale di Leu Tonino Scala. L’unità anfibia multiruolo sarà ultimata in un altro cantiere del gruppo – quello di Monfalcone – e così lascia Castellammare diversi mesi in anticipo rispetto alle previsioni.
“La nave Trieste va via, centinaia di famiglie non avranno più un reddito. Oggi non è un bel giorno per la mia città. Eppure solo qualche mese fa con un tono tra il risentito e lo scocciato Fincantieri in una sua nota, respinse con forza, con irruenza la richiesta- avanzata dai sindacati, dal Sindaco, dalle forze politiche e da Parlamentari -di convocare un tavolo con i vari soggetti interessati per verificare carichi di lavoro, tempi degli investimenti e missione produttiva per il rilancio e lo sviluppo del cantiere di Castellammare. Una situazione non più accettabile”, le parole di Scala poiché se il “cantiere è in sofferenza, lo è l’intera città. Nonostante gli accordi, i sacrifici fatti dai lavoratori, siamo in presenza di un processo di ridimensionamento degli addetti, che avviene, aspetto preoccupante, in un fase positiva e di espansione di Fincantieri a livello internazionale”.

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