“Il rosso che costruisce rispetto”.
In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, gli alunni delle classi VA e VB dell’istituto “De Curtis – Ungaretti – Iovino” (plesso De Curts) hanno realizzato due panchine rosse che saranno inaugurate domani alle 9.30 come simbolo di speranza, memoria, impegno.
Un momento di riflessione per dire basta alla violenza di genere.
Testimonial d’eccezione, il noto attore partenopeo Luigi Zeno.
Le classi VA e VB, guidate con grande cura e sensibilità dalle insegnanti Rosaria Conte e Maria Cira Palomba, hanno portato avanti, in questi cinque anni, un percorso continuo e coerente sui temi della non violenza, del rispetto reciproco, dell’inclusione, della parità di genere e della prevenzione del bullismo.
Non si è trattato di interventi episodici, ma di un vero e proprio cammino educativo costruito giorno dopo giorno, attraverso letture, discussioni, attività artistiche, riflessioni, circle time, momenti di confronto e iniziative concrete che hanno accompagnato i bambini dalla prima alla quinta classe.
Questi alunni hanno imparato a riconoscere le parole che feriscono, a chiedere scusa, a mettersi nei panni dell’altro, a collaborare e a prendersi cura dei compagni più fragili.
Hanno interiorizzato l’idea che il rispetto non è un semplice contenuto teorico, ma un modo di vivere e di stare al mondo.
Quest’anno, che segna il loro ultimo anno nella scuola primaria, hanno sentito il bisogno di lasciare un segno concreto del loro impegno. Da qui l’idea di costruire, con le proprie mani, le due panchine rosse che domani verranno inaugurate: un dono alla scuola, ma soprattutto un messaggio forte per le classi che verranno.
Queste panchine non sono soltanto un arredo: sono un invito quotidiano a fermarsi, riflettere e scegliere il rispetto. I bambini le lasciano come un’eredità simbolica, un gesto di responsabilità e maturità che testimonia quanto il loro percorso li abbia resi cittadini consapevoli e attenti.
Con questo atto finale, le classi VA e VB salutano la scuola primaria lasciando un messaggio che continuerà a vivere anche dopo di loro: la non violenza si costruisce ogni giorno, insieme.







