martedì, Giugno 24, 2025
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Pompeii Threnody di Cerith Wyn Evans: anteprima il 18 Luglio

Come un canto funebre, viscerale e profondo, un’antica trenodia greca, che nell’alternanza di cori e voci soliste accompagnavano nell’ultimo saluto il defunto, così la mostra personale Pompeii Threnody di Cerith Wyn Evans (1958, Llanelli, Galles-UK) – che inaugura venerdì 18 luglio all’Antiquarium di Boscoreale – conduce il visitatore in un dialogo inconscio e involontario “con chi e con ciò che, in fondo, continua a vivere a Pompei”, rievocandone la perdurante vitalità della memoria.
Pompeii Threnody è la prima mostra site-specific del programma Pompeii Commitment. Materie archeologiche appositamente pensata per l’Antiquarium di Boscoreale e Villa Regina, offrendone una nuova lettura dei luoghi attraverso il linguaggio della contemporaneità.
La mostra, a cura di Andrea Viliani con Stella Bottai, Laura Mariano, Caterina Avataneo, sarà aperta al pubblico da sabato 19 luglio 2025 a domenica 11 gennaio 2026.
Pompeii Threnody esplora la memoria, il tempo e la trasformazione, elementi centrali nell’opera dell’artista gallese, tra i più raffinati e poetici del panorama internazionale.
Dodici le opere in mostra, di cui dieci appositamente realizzate per l’occasione, in un dialogo suggestivo tra materia archeologica e immaginario contemporaneo. Tra queste:
  • Una serie di fotoincisioni dedicate ai cipressi della piana del Sarno, che evocano la dimensione geologica e memoriale del paesaggio vesuviano;
  • Un’installazione luminosa ispirata al carro cerimoniale rinvenuto a Civita Giuliana, con il celebre palindromo latino IN GIRUM IMUS NOCTE ET CONSUMIMUR IGNIAndiamo in tondo nella notte e siamo consumati dal fuoco
  • Un gruppo di lampade-scultura in forma di palme dorate, poste nel patio dell’Antiquarium, in dialogo con l’architettura della vicina Villa Regina.
Due delle opere (le fotoincisioni e l’installazione luminosa) saranno acquisite nella collezione permanente del Parco Archeologico di Pompei, arricchendo il percorso di interazione tra archeologia e arte contemporanea.
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