scuole san giorgio
Sono diverse le vicende denunciate, in questi anni, dal Movimento 5 Stelle relative a “battibecchi” tra il sindaco, Vincenzo Cuomo, e i genitori di altre città che hanno iscritto i propri figli a scuola a Portici. Nello specifico, l’ultima gaffe del sindaco, riguarda un episodio avvenuto alla scuola Don Peppe Diana, dove una classe è rimasta in quarantena al seguito di tampone positivo per due alunni.
Successivamente, trascorsi dieci giorni, gli alunni si sarebbero dovuti sottoporre a tampone di controllo per il rientro in aula, ma in forma gratuita solo i residenti a Portici.
Così, la rappresentante di classe ha chiesto informazioni al sindaco, ottenendo come risposta che sarebbe il caso di iscrivere gli alunni a scuola nei comuni di residenza.
“Con amarezza abbiamo appreso che il sindaco, ancora una volta, ha esortato i genitori a iscrivere i propri figli negli istituti scolastici dei comuni di residenza, per motivi organizzativi e pratici, nonché di bilancio – spiegano Alessandro Caramiello e Domenico Avolio – è palese la sua incapacità gestionale.
Non è la prima volta, infatti, che il sindaco sembri non voler alunni di altri comuni nelle scuole di Portici: lo testimonia il rincaro sui prezzi della refezione scolastica a cui sono sottoposti i nuclei familiari degli alunni di altri comuni, nonché il trasporto scolastico che in alcuni casi è stato negato agli alunni di comuni limitrofi.
Ci troviamo – proseguono – di fronte a un atto discriminatorio; se è incapace nella gestione degli istituti scolastici, lo esortiamo a dimettersi; governa Portici da un ventennio e un atteggiamento simile è inaccettabile.
Un sindaco dovrebbe essere fiero che da altri comuni scelgono le nostre scuole, ma a quanto pare preferisce le “frontiere”, o meglio chiuderle a chi non è residente a Portici”.
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