Si incardina in commissione Politiche Sociali del Consiglio regionale la proposta di legge alle Camere per introdurre l’educazione ai sentimenti, all’affettività, alle emozioni, alla sessualità, al rispetto delle differenze di sesso, degli orientamenti sessuali a firma del Presidente del Consiglio Gennaro Oliviero e della Vicepresidente Loredana Raia.
“È il gesto simbolico più forte che oggi il Consiglio regionale poteva fare dinanzi al femminicidio di Martina che non può essere derubricato come criminalità, ma è il frutto di una cultura patriarcale”.
Così dichiara Loredana Raia, Vicepresidente del Consiglio regionale con delega alle pari opportunità e politiche di genere.
“Martina Carbonaro – sottolinea Raia – aveva appena 14 anni, uccisa brutalmente dal fidanzato di 19 anni che aveva deciso di lasciare. I femminicidi giovanili sono in aumento. Non c’è più un attimo da perdere.
È tempo di una rivolta culturale, quartiere per quartiere, scuola per scuola, famiglia per famiglia, contro la violenza maschile sulle donne, per colpire il patriarcato, per educare ai sentimenti, perché l’amore non è possesso, non è dipendenza, non è sopraffazione, per affermare la libertà femminile. È il tempo di mettere in pratica ancora di più la P della prevenzione. Ringrazio la Giunta e l’Assessora Fortini per aver istituito la giornata regionale in nome di Giulia e Thiago contro i femminicidi e per il lavoro che, insieme agli organismi di parità del consiglio regionale, portiamo avanti da anni con le scuole di ogni ordine e grado.
Ma – conclude Raia – il problema è strutturale e allora dobbiamo rispondere in maniera sistemica. Il progetto del ministro Valditara è stato solo annunciato e, a quanto pare, non interviene in maniera organica. Per questo abbiamo deciso di inviare una proposta di legge alle Camere perché affermare il cambiamento culturale è un’urgenza non più rinviabile “.