venerdì, Dicembre 12, 2025
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“Un albero per il futuro”, il progetto dei Carabinieri Forestali

Nell’ambito del progetto nazionale di educazione ambientale denominato “Un Albero per il Futuro”, i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e i Carabinieri forestali del Reparto Biodiversità di Caserta hanno svolto un incontro presso la Fondazione “A voce d’e Creature”, ente di prevenzione e recupero della devianza minorile, attivo sul territorio di Napoli, in particolare nel quartiere Arenaccia Poggioreale, diretta dal Sacerdote Don Luigi Merola, che persegue attività di promozione umana e sociale, raccogliendo ed ospitando presso la propria struttura minori in condizioni di disagio allo scopo di contrastare la dispersione scolastica con progetti educativi e di formazione alla cittadinanza attiva.
L’iniziativa mira a sensibilizzare le comunità e i più giovani sul tema della legalità, dell’impegno sociale e della salvaguardia ambientale in un territorio in cui la pressione criminale è forte ed è notorio per il fenomeno di emergenza ambientale denominato “Terra dei Fuochi”.
Un albero per il futuro è un progetto di educazione e divulgazione ambientale che nasce nel 2020 in base ad un accordo di programma tra il MiTE e il Raggruppamento CC Biodiversità, reparto dell’Arma dei Carabinieri situato a Roma nell’ambito del Comando Unità Forestale Ambientale e Agroalimentare dal quale dipendono i 28 Reparti della Biodiversità dislocati su tutto il territorio nazionale.
Il progetto, rivolto in origine alle scolaresche (ma poi allargato alle Istituzioni, agli Enti e ai vari settori della Società Civile) mira a creare UN GRANDE BOSCO DIFFUSO DELLA LEGALITA’ attraverso la messa a dimora di specie autoctone in contesti urbani al fine di sensibilizzare le giovani generazioni all’importanza degli alberi nel contrasto ai cambiamenti climatici e alla conservazione ambientale. L’adesione al progetto avviene attraverso un link dedicato ove, previa registrazione, sarà possibile scegliere la specie preferita. Il Bosco Diffuso sarà poi visibile su un’apposita piattaforma web, grazie al Qrcode apposto sull’esemplare ai fini della geo-refenziazione, che monitorerà la crescita delle piante e lo stoccaggio di CO2.
Dal 2021 tra le specie oggetto del progetto vi è la talea di Falcone. Grazie alla collaborazione tra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo, alcune gemme del famoso Ficusmacrophilla che cresce nei pressi dell’abitazione del giudice assassinato dalla mafia nel 1992, sono state prelevate e duplicate nel Centro Nazionale CCF per la Biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano e le prime piantine sono state donate proprio negli istituti scolastici di Palermo.
All’evento erano presenti il Ten. Col. Marilena Scudieri, Comandante del Reparto Biodiversità di Caserta, il Tenente Colonnello Giuseppe Musto (Comandante del Gruppo Carabinieri Napoli), autorità civili e oltre cento ragazzi in età scolare, ai quali è stato fatto dono della “Talea di Falcone”, albero simbolo della legalità, del contrasto ai crimini ambientali e della lotta alle mafie.

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