Dopo le serate di apertura, “Voci d’autunno Jazz Festival 2025” continua il suo viaggio destinato ad accompagnare estimatori e appassionati fino al prossimo 28 settembre, con due appuntamenti che promettono di emozionare e sorprendere il pubblico. Venerdì 12 e sabato 13 settembre, alle ore 21, gli ex molini meridionali Marzoli si trasformeranno nuovamente in un palcoscenico dove musica e narrazione si intrecciano, dando vita a esperienze uniche.
La terza serata (in programma venerdì) del festival è dedicata a Fabrizio De Andrè, cantautore che con la sua voce e le sue parole ha segnato diverse generazioni. “Viva/De Andrè” non è un semplice tributo ma, come sottolinea Luigi Viva, autore dello spettacolo, un concerto-racconto che nasce dal contrasto tra l’assenza fisica della sua voce, che non può più cantare per noi, e la presenza attiva e politica che continua a risuonare attraverso le sue opere.
Viva, protagonista nelle vesti di voce narrante, guiderà il pubblico in un percorso attraverso le fasi più importanti della vita di De Andrè, dall’infanzia alla passione per il jazz e per Georges Brassens. Ad arricchire il racconto, anche contributi audio inediti che permetteranno di riscoprire un De André allo stesso tempo autentico e sorprendente.
Sul palco, un ensemble d’eccezione: Francesco Bearzatti (sax, clarinetto), Luigi Masciari (chitarra, direzione musicale e arrangiamenti), Giampiero Locatelli (piano), Francesco Poeti (basso) e Pietro Iodice (batteria). Una formazione capace di dare nuova linfa alle parole e alle atmosfere di un artista che non ha mai smesso di parlare al presente.
La quarta serata di sabato 13 settembre sarà invece all’insegna della grande musica internazionale con Michele Denise, conosciuta come Sugar Queen: cantante e cantautrice americana che ha fatto del blues la sua cifra distintiva. Con tre album autoprodotti e numerose tournée in Europa, Stati Uniti e Asia, Sugar Queen ha conquistato pubblico e critica, arrivando ad aprire i concerti di artisti come Keb’ Mo’.
Le sue radici, che affondano nella Florida settentrionale, si traducono in una naturale propensione verso il gospel e il blues. Sul palco, la sua voce ardente e la sua presenza magnetica trasmettono energia pura, coinvolgendo il pubblico in ogni brano. Che si tratti di un veloce foot stomper o di un blues lento e carico di pathos, Sugar Queen riesce sempre a trasformare la sua musica in una grande festa collettiva, un viaggio nelle profondità emotive del genere afroamericano.
Come al solito l’ingresso agli spettacoli è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.