terremoto 1980

Sono passati ormai 41 anni dal terribile terremoto dell’ Irpinia (magnitudo 6.9) che ha devastato la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale (23 novembre 1980), causando 2.914 vittime, 8.848 feriti, 280.000 sfollati.

Volti e storie ‘in presa diretta’ dalla tragedia del terremoto che colpì la Campania e la Basilicata il 23 novembre del 1980: programmata lo scorso anno in occasione del quarantennale (poi rinviata causa pandemia) per la serie Il MANN e la memoria si è aperta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli la mostra 19:34.

Fotografie di Antonietta De Lillo (fino al 2 maggio 2022) con il sostegno della Regione Campania. Oltre cento le foto inedite in bianco e nero, dall’archivio di marechiarofilm, realizzato da Antonietta De Lillo allora giovane fotogiornalista destinata a dimostrare la sua capacità narrativa nella trentennale carriera di autrice cinematografica.

”Trasmettere la memoria viva di ciò che è accaduto 41 anni fa è oggi, ancora più significativo.

Insieme al ricordo della tragedia vogliamo indicare alle giovani generazioni anche e soprattutto la forza e i sentimenti di solidarietà e la voglia di rinascita che trasmettono le immagini di questa emozionante mostra” ha detto il direttore del Mann Paolo Giulierini.

1980

“Fate presto”, il titolo che entrò nella storia

Partita da Napoli verso i comuni dell’Irpinia ridotti in macerie, le foto raccontano primi soccorsi, i gruppi di ricerca, e poi nei giorni successivi gli accampamenti, le roulotte e i prefabbricati, l’opera dei volontari che giungono da tutta Italia, l’arrivo della neve fino al disgelo, alle soglie di una fragile, ma coraggiosa ripresa.

Un tappeto sonoro, tratto dall’archivio di Rai Teche, con le voci dei tg e radiogiornali dell’epoca è diffuso in tutte le sale. ”Sono felice e onorata che queste mie fotografie siano esposte al Museo Archeologico Nazionale di Napoli in un dialogo tra l’antichità, un passato più recente e il nostro presente” scrive De Lillo nel catalogo.

Nell’allestimento della mostra patrocinata dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, le foto sono commentate da frasi tratte dai giornali dell’epoca e da servizi televisivi.

In un video il contributo dell’archeologo Antonio De Simone sul tema dei danni subiti nell’80 dal museo.

Il percorso si chiude con l’illustrazione dei recenti studi sull’antisismica condotti dal MANN con l’Università degli studi Federico II Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura (DiSt) diretto da prof. Andrea Prota.

(ANSA).

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