Addio a Maradona: il mondo piange il Dio del calcio – VIDEO

El pibe de oro, Dios, per tutti Diego Armando Maradona. Uno dei più famosi funamboli del pallone. Uno dei giocatori più forti, forse il più grande che il gioco del calcio abbia mai avuto. Nato a Lanus il 30 ottobre del 1960, Maradona calca i campetti di periferia fino all’esordio giovanissimo tra i professionisti. La definitiva consacrazione a giocatore di fama mondiale arriva dopo il suo arrivo al Napoli. Il club azzurro è reduce da una sofferta stagione, ma quando il 5 luglio 1984 Diego salì le scale dello stadio San Paolo tutti i tifosi cominciarono a vivere quella che diventerà la favola più bella. Estate 1986, Messico. L’Argentina sfida l’Inghilterra nei quarti di finale del mondiale. Quella che per il popolo sudamericano è più di una partita. Un attimo, quel pallone che vola alto, un colpo di genio. La mano de Dios. L’astuzia che fece di lui l’idolo indiscusso. Ma subito dopo Diego decise di far capire al mondo che nessuno poteva impedirgli di segnare “il gol del secolo”. Poi il ritorno a Napoli, per realizzare l’impresa più grande. Lì dove nessuno ha mai vinto, lì dove la storia era ancora da scrivere, lì dove il sogno scudetto divenne per sempre realtà. Oggi il calcio piange. Il mondo piange. Diego ha fatto il suo ultimo dribbling. Il popolo napoletano, il suo popolo, gli rende l’omaggio più grande. Luci, candele, bandiere, il suo stadio illuminato in suo onore e che presto porterà il suo nome. Oggi il calcio dirà … ho visto Maradona!

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