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La camorra gli aveva ucciso il padre nel 2008 e, proprio per questo motivo, non ha esitato un attimo: Giuseppe Granata, ex sindaco di Calvizzano (Napoli), non solo si è rifiutato di pagare ma ha anche deciso di denunciare subito il suo aguzzino, che voleva costringerlo a versare denaro per sostenere le famiglie dei carcerati. E’ accaduto nel Casertano, precisamente a Castel Volturno, dove i carabinieri, al termine di indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno arrestato per tentata estorsione un uomo che con la criminalità organizzata non sembra avere nulla a che fare.

Giuseppe Granata è il titolare di uno stabilimento balneare che nel luglio del 2018 divenne teatro di un grave fatto di sangue, un omicidio compiuto dai rimasugli dell’ala stragista del clan dei Casalesi, quella facente capo alla fazione Bidognetti, per lungo tempo guidata dal killer Giuseppe Setola, pluricondannato all’ergastolo e autore di numerosi omicidi e di due stragi. Un assassinio, quello del papà di Giuseppe, che si chiamava Raffaele Granata, maturato proprio per punire l’uomo che si era rifiutato di pagare la tangente alla camorra. Granata, allora 70enne, fu ammazzato perché qualche giorno prima aveva cacciato due estorsori che erano venuti a chiedere la tangente per conto del clan Bidognetti di Casal di Principe.

Fonte ANSA

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