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Il post pubblicato da Loredana Raia sul suo profilo Facebook:
“Le parole sono peggio delle botte”, il biglietto scritto da Carolina, prima di suicidarsi per l’insopportabile linciaggio sui social network: a 14 anni, poco più che bambina, durante una festa, un “brutto gioco” dei suoi compagni, a suo danno, che l’hanno filmata mentre era incosciente, ha sconvolto la sua giovane esistenza a tal punto da decidere di farla finita.
Abbiamo voluto ricordare la sua storia, – che non è molto diversa dalle altre (Alessandro di Gragnano aveva solo 13 anni!) – immaginando la solitudine e la sua disperazione, per la pressione psicologica subita, alle ragazze e ai ragazzi, visibilmente scossi, dell’istituto Amedeo Majuri, accompagnati dalla preside Maria Rosaria Marulo insieme ai docenti e accolti nell’aula consiliare del Comune di Pompei dal sindaco Carmine Lo Sapio e dalla consigliera Pina Piedipalumbo.
La legge regionale n.11, prima in Italia, che abbiamo approvato nel 2017 ha istituito una settimana dedicata alla prevenzione e contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, che termina il 7 febbraio, giornata nazionale.
Centinaia le scuole coinvolte in questi anni, alle allieve e agli allievi abbiamo chiesto di partecipare al concorso di idee per la campagna regionale di sensibilizzazione sul fenomeno, realizzando un corto, un video, una foto oppure uno spot.
Dagli elaborati abbiamo riscontrato un grande interesse sul tema e quanto sia necessario fornire loro informazioni e strumenti per difendersi dalle insidie della rete.
L’insegnante di Carolina, già senatrice della Repubblica, in collegamento web ha raccontato che il dolore per la morte di Carolina è stata la leva per la presentazione, a sua firma, della legge nazionale contro il bullismo e cyberbullismo, prima in Europa.
Curiose e vivaci le domande rivolte perlopiù dagli allievi maschi (nonostante la percentuale delle ragazze vittime di bullismo sia maggiore) all’ispettore della Polizia di Stato dott. Fabrizio Cocchiara.
La partecipazione del Presidente dell’AGI regionale prof. Vitiello ha testimoniato la necessità di tenere sempre viva la collaborazione scuola-famiglia, nell’interesse e tutela dei minori, per favorire lo sviluppo e la crescita sana ed equilibrata dei nostri figli.
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