Covid-19

Coronavirus, passo in avanti: parte la ricerca ai ‘super’ anticorpi dei guariti per cure su misura

Dallo screening degli anticorpi presenti nel plasma di centinaia di pazienti guariti dall’infezione, sarà possibile selezionare, tra decine di migliaia, quelli ‘super’ potenti, capaci di rendere innocuo il virus. Saranno così messe a punto terapie mirate ed efficaci, da utilizzare nei pazienti contagiati, ma anche a scopo preventivo in tutti i soggetti ad alto rischio di infezione, come gli operatori sanitari.

Milano, sabato 4 aprile 2020 – Pallottole intelligenti per attaccare in modo diretto e specifico il virus, grazie agli anticorpi prodotti contro SARS-CoV-2 dai pazienti guariti, che hanno nel loro plasma la “chiave” per sconfiggere il virus. Ma il plasma ne contiene una miscela infinita di tipi diversi e in gran quantità, non tutti in grado di inattivare l’infezione,  per questo la plasmaterapia è meno selettiva. Per avere una cura efficace e mirata serve identificare e utilizzare solo i “super” anticorpi, quelli davvero specifici, i soli in grado di difendere l’organismo durante l’invasione del virus. Individuarli e renderli disponibili come primi farmaci su misura anti-Covid-19, è l’obiettivo della partnership appena annunciata fra Amgen, leader nelle biotecnologie, e Adaptive Biotechnologies, azienda con una specifica competenza in immunoterapia.

Amgen metterà a disposizione la sua esperienza e le sue competenze in immunologia per sviluppare e produrre gli anticorpi contro SARS-CoV-2. Si avvarrà anche del supporto dei test genetici, condotti dalla sua filiale deCODE Genetics, che forniranno le caratteristiche genetiche del virus. Adaptive utilizzerà la propria piattaforma altamente specifica di immuno-medicina, per valutare rapidamente la grande variabilità dei linfociti B, passare al setaccio le decine di migliaia di anticorpi presenti nel plasma dei soggetti guariti, per selezionare quelli che neutralizzano SARS-CoV-2.

Tutto ciò consentirà di individuare uno o più anticorpi totalmente umani e altamente specifici, che potranno diventare farmaci mirati per trattare i pazienti che stanno combattendo Covid-19 o da somministrare a scopo preventivo in soggetti con un alto rischio di esposizione come medici e infermieri.

 “La nostra storica collaborazione con Adaptive ci dà la possibilità di mobilitare immediatamente e congiuntamente le nostre risorse per contribuire a far fronte alla pandemia di COVID-19. Abbiamo identificato rapidamente le sequenze di geni del virus nei campioni di centinaia di pazienti, ora stiamo utilizzando queste conoscenze per associarle rapidamente alle nostre capacità di sviluppo e produzione di farmaci promettenti”, ha affermato Robert A. Bradway, presidente e amministratore delegato di Amgen.

“Siamo impegnati nella ricerca per combattere Covid-19, mettendo in campo la nostra esperienza nella medicina di precisione – dichiara Maria Luce Vegna, Direttore Medico di Amgen Italia – La combinazione delle competenze biotecnologiche e genetiche di Amgen, e di immuno-medicina di Adaptive Biotechnologies accelererà la nostra capacità di sviluppare una nuova terapia. I nostri ricercatori sono già al lavoro per individuare gli anticorpi più adatti e per velocizzare tutte le fasi di Ricerca”.

Articolo precedenteCovid-19, Federalberghi: “Bene il contributo per gli stagionali. Lavorare in sinergia per uscire dalla crisi”
Articolo successivoAggiornamento Coronavirus, sono 2828 i casi positivi in Campania