“Cultura come mercanzia”: la protesta delle compagnie teatrali torresi – VIDEO

“Cultura come mercanzia” il mondo dello spettacolo di Torre del Greco è in protesta.

La pandemia ha messo e sta mettendo a dura prova l’intero settore. Ignorati dallo Stato e ancor di più dalle amministrazioni locali, con eventi e manifestazioni bloccate, gli artisti stanno vivendo un periodo di totale abbandono. Eppure, la cosa che più desideravano le compagnie torresi era poter tornare ancora in scena, anche senza compenso, anche senza biglietti, una qualunque soluzione per riportare bellezza e arte fra le strade cittadine. Così non è stato, la cultura, a Torre del Greco, è una merce che non si vende. I fondi comunali per l’estate e le festività natalizie sono andati ad altre attività ben lontane dall’amore e dall’impegno che i professionisti dello spettacolo dedicano all’intrattenimento.

Questa la denuncia delle principali compagnie. 

 

-Maria Pacilio per Associazione Nuovo Copione

-Gigi Di Luca per Associazione Ethnos Club e Associazione La Bazzarra

-Libero de Martino per Ass. Balagancik Teatro

-Rosalba Pernice per Associazione Gianni Pernice

-Gino Dato per Associazione Culturale A. De Curtis

-Rosa Visciano per Il Gazebo Rosa ONLUS

-Giuseppe Gargiulo per La Compagnia del Mezzogiorno

-Lino Bello per Associazione “B.& Co.”

-Antonello Aprea per il Teatro di Donna Peppa

-Liborio Preite per Mediamusical

-Vincenzo Nocerino per Associazione melallucca

-Salvatore Pinto per A cumpagnia e Zazzà

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