Ben 32 opere del pittore partenopeo Cristoforo Russo saranno gratuitamente visibili fino all’11 maggio nella galleria del complesso del Santuario Santa Maria dei Miracoli in Piazza del Popolo a Roma. Un nutrito gruppo di professionisti e creativi partenopei, precisamente di Torre del Greco, ha collaborato per l’occasione con l’artista  – anche lui torrese – per diffondere le tradizioni campane nel contesto internazionale della Capitale. Il progetto è stato introdotto alla stampa presso la galleria di via Del Corso 528 giovedì 5 maggio nell’ambito di una conferenza a cui, oltre all’autore, hanno partecipato: il consigliere del Municipio di Roma Filippo Riniolo; Paola Aleandri, responsabile della comunicazione dell’evento; il direttore tecnico Raoul Bendinelli; il fotografo Antonio Farese; lo scrittore e musicista Andrea Borgia, che, con il chitarrista Luca Sorrentino, ha proposto  5 brani del suo cd, «La Crema»; l’attore e regista Enio Drovandi, che ha letto due brani tratti da «Burlesque», un libro di racconti umoristici di Andrea Borgia; la giornalista Maria Consiglia Izzo, che ha moderato la conferenza.

In questo luogo così evocativo della Città Eterna, ci tenevo che l’arte si potesse guardare, ascoltare e toccare – confessa Cristoforo Russo -. L’interattività di Manhattan Transfer è tutto questo e non solo: crocevia immaginario di diversi popoli, culture, generazioni, ere, matrici, pensieri ed espressioni. In altre parole, una sorta di scambio ferroviario, che sia di New York o di Roma è solo un dettaglio; luogo fisico o figurato capace di far incontrare flussi e persone provenienti da luoghi diversi e diretti verso altrettanti diversi lidi”. Eccezionalmente, proprio grazie alla dimensione multimediale e ludica del progetto, il visitatore di ogni età potrà indagare la sfera delle proprie emozioni recondite che tutti noi proviamo fin da piccoli. Per l’occasione nei dipinti esposti l’autore analizza le opere dei grandi Maestri, attraverso il caleidoscopio della commedia dell’arte (Pulcinella, a Pacchiana, o Pezzaro, Arlecchino, Rugantino, Meo Patacca, Pantalone) e delle maschere da tutto il mondo (i Supereroi, le maschere asiatiche, africane). Il nome del progetto è un omaggio al Maestro romano Renzo Vespignani e l’omonima mostra di dipinti e disegni eseguiti dal 1988 al 1992, durante un suo soggiorno a New York. Qui traeva spunto da Manhattan Transfer, romanzo di John Dos Passos (1925), preceduto dai musicisti The Manhattan Transfer, gruppo vocale jazz statunitense fondato nel 1969.

La mostra è stata patrocinata dal Consiglio Regionale del Lazio, dal Municipio di Roma I centro, dai 100 pittori di Via Margutta, dalla Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, dallo studio associato Napoletano e dalla Onlus Paolo Salvati, ospitati da Padre Ercole Ceriani Rettore del Santuario. Manhattan Transfer ha raccolto le energie di numerosi partner da tutto il mondo, capaci di condividerne l’emozione e lo spirito benefico a favore di “Mente e Coscienza” (ODV-ETS Associazione di Volontariato per le disabilità con sede a Pomigliano d’Arco).

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