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5 luglio, “Giornata in ricordo del grande incendio del Vesuvio”. 

Il Vesuvio siamo noi e lo saremo per sempre

Associazione Primaurora:

“Ieri 5 Luglio 2020 si è celebrata la giornata in Ricordo del Grande Incendio del Vesuvio ed in tanti, associazioni e singoli cittadini, hanno deciso di passare questa Domenica a contatto con la propria terra, seguendoci in una passeggiata naturalistica durante la quale si è parlato di quei giorni di distruzione, nitidi nella memoria del vulcano e del suo popolo.

Eppure, nonostante quelle fiamme abbiano lasciato ferite indelebili e profonde, che mai si risaneranno del tutto, e nonostante abbiano cambiato profondamente le sorti del Parco stesso, il centro di tutta la giornata è stato, differentemente da quello che si potesse pensare, la Rinascita. Infatti, fin dalla registrazione dei partecipanti, durante la quale ad ognuno è stato donato un seme che verrà poi seminato al prossimo evento in autunno, durante le attività di rimboschimento che stiamo programmando, l’atmosfera che si è respirata è stata quella della positività e della voglia di riavvicinarsi a questa Terra ed a quella Montagna che troppo spesso sembrano così lontani ma che in realtà vivono nel cuore di tutti coloro che li amano, li rispettano e spesso li difendono.

Una rinascita che, così come è stato detto durante la passeggiata, non può sottrarsi dalla riscoperta da parte delle comunità del Vesuvio delle proprie origini e della propria identità, entrambe fondate sul profondo legame tra l’Uomo e questo territorio. Una riscoperta che non può esimersi da una completa revisione di quella che è l’attuale gestione dell’area protetta che troppo spesso, a nostro avviso, vede nel turismo, estero e non locale, il fulcro stesso di ogni decisione, allontanando così sempre di più i vesuviani dall’area protetta che viene vista come qualcosa di elitario e costoso, anziché come un bene comune, di facile ed economica fruizione, da tutelare e proteggere. Una popolazione vesuviana che allo stato attuale è tenuta ancor più distante dal proprio Vesuvio a causa dello sbagliato posizionamento di “Tornelli anticovid” che, seppur giusti, andrebbero modificati per concedere di nuovo una libera fruizione di parte del piazzale di Quota 1000, sede dello storico belvedere. Una gestione che, a nostro parere, troppo spesso dimentica che “il turismo non da ossigeno” e sottovaluta quindi gli aspetti naturalistici e forestali del Parco, portandolo avanti più alla stregua di un parco urbano che di un Parco Nazionale, scrigno di biodiversità, per il quale la priorità dovrebbe essere, contrariamente da quello che è allo stato attuale, la conservazione della natura ed il ripristino post incendio e poi tutto il resto.

Oggi dunque, sicuri che il Vesuvio rinascerà più forte di prima, anche grazie all’impegno quotidiano di chi lo ama e lo tutela senza nessun secondo fine, abbiamo ricordato a noi stessi che le sorti di questo territorio e delle future generazioni dipendono soprattutto da quanto ognuno di noi, oggi e non domani, decide di impegnarsi per esso. Il Vesuvio non dimentica e neanche nessuno dei presenti dimenticherà che anche se il Parco Nazionale del Vesuvio è pieno di gravi problematiche che lo affliggono, tutti insieme possiamo affrontarle e, uniti, vincerle. Perché noi amiamo questa terra e la difenderemo sempre e comunque, perché il Vesuvio siamo Noi. Ringraziamo tutti i partecipanti con l’augurio di rivederci, ancora più numerosi, in autunno per rimboschire tutti insieme le aree incendiate.”

 

 

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