gigi di luca

Con il tutto esaurito al concerto di Teresa De Sio, si è conclusa la ventiquattresima edizione del Festival Ethnos con un successo oltre ogni aspettativa. Il festival, diretto da Gigi Di Luca ed organizzato dal comune capofila di San Giorgio a Cremano, attrae e coinvolge grazie ad una proposta musicale e culturale di alta qualità, un pubblico che da anni   fedelmente segue ogni appuntamento. Il programma di quest’anno, nonostante  il taglio del finanziamento regionale, ha superato ogni previsione richiamando migliaia di spettatori nei comuni di San Giorgio a Cremano, Bacoli, Grumo Nevano, Torre Annunziata, Cercola, Massa Lubrense , Volla e Boscotrecase.

10 concerti, 2 workshop di danze e musiche etniche, 1 laboratorio di fotografia, 4 appuntamenti tra itinerari e visite guidate, il premio Ethnos assegnato a Teresa De Sio, questo in sintesi il cartellone che ha entusiasmato ed emozionato, pensato come un’ esperienza collettiva che si sviluppa nell’intreccio tra luoghi, natura, cultura e nella quale la musica diventa un veicolo per la valorizzazione turistica del territorio della provincia di Napoli.

Chiediamo quindi al Direttore Artistico Gigi Di Luca, qual è il segreto di un successo così longevo in più settori, tra il teatro, la musica etc..?

La passione prima di tutto, la curiosità che mi ha sempre contraddistinto, intesa come perenne ricerca esplorativa.  Il legame con le mie radici, punto di partenza e di ritorno. Ma non è tanto il successo a rendermi orgoglioso quanto invece il percorso che sia io che la mia struttura, La Bazzarra, ha fatto in quasi 30 anni mantenendo una qualità alta e costante in tutti i settori che mi vedono coinvolto e nelle proposte culturali ed artistiche che hanno avuto un impatto importante e stimolante sulla collettività. Intere generazioni sono cresciute con i concerti del Festival Ethnos, hanno affinato gusto e sviluppato conoscenze.Tantissimi ragazzi si sono avvicinati al teatro attraverso i laboratori che conduciamo  io e miei collaboratori nelle scuole pubbliche e presso la Scuola di Teatro La Bazzarra. Anche molti adulti stanno riscoprendo la vocazione per il teatro frequentando un corso a loro dedicato

Quali sono i prossimi appuntamenti?

Sono stato nuovamente invitato a partecipare ad incontri, meeting, expo musicali in diversi paesi. Dal 10 al 13 ottobre sarò alla Fira de Manresa, un importante appuntamento spagnolo con l’arte a 360 gradi dove rappresenterò la nostra città, il territorio vesuviano e la cultura del Sud Italia; incontrerò operatori, direttori di festival e artisti che desiderano esibirsi in Italia. Idem in Finlandia, in Marocco ed in Monzambico dove sarò a dicembre con appuntamenti anche in Sudafrica.

Come mai secondo te Torre del Greco non ha un suo festival? Un progetto che duri negli anni?

Viviamo in una città che se da una parte distrugge ciò che di buono è stato costruito dall’altra parte non riesce a mettere in campo progetti culturali e turistici duraturi nel tempo. Mi piace ricordare che sia Ethnos, che il Divino Jazz Festival sono nati e sono stati svolti in questa città per molti anni. Purtroppo da quando mi è stata negata la possibilità dalle amministrazioni passate, ho dovuto continuare a realizzarli altrove. Spero in un destino diverso per  Devozioni, altro progetto di grande successo, che voglio fortemente portare avanti, dedicando la seconda edizione  alla ripresa della festa dei 4 altari. La mia professionalità ed esperienza è a disposizione della città, perchè bisogna urgentemente tracciare un cambiamento negli eventi culturali, lasciandosi alle spalle gli atteggiamenti autocelebrativi, puntando in ogni settore sul professionismo di qualità.

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