Come tradizione, oggi 19 settembre, festa del nostro patrono san Gennaro, viene esposto in Basilica il bozzetto del carro trionfale per la solennità dell’Immacolata. Il bozzetto del prof. Raffaele Di Maio, dal titolo “Ave Maria”, s’ispira alla preghiera che ci viene insegnata fin da bambini e che, soprattutto nelle difficoltà, riaffiora sulle labbra e nei cuori. Papa Francesco ci ricorda che “Dio saluta una donna, la saluta con una verità grande: ‘Io ti ho fatto piena del mio amore, piena di me, e così come sarai piena di me sarai piena del mio Figlio e poi di tutti i figli della Chiesa’. Ma la grazia non finisce lì: la bellezza della Madonna è una bellezza che dà frutto, una bellezza madre”

In riferimento all’ emergenza sanitaria non ancora conclusa e secondo le norme previste dal protocollo Cei, Governo Italiano e le disposizioni del Cardinale Arcivescovo per le norme anti-Covid, non sarà possibile realizzare per le vie cittadine, la tradizionale processione dell’otto dicembre.

Il bozzetto, rimarrà esposto in Basilica per tutto l’anno, e a Dio piacendo, sarà costruito per la solennità dell’Immacolata 2021, quando celebreremo i centosessant’anni del voto. Per questo particolare momento, la venerata immagine dell’Immacolata, sarà esposta in Basilica su un’apposita struttura che, per l’occasione utilizzerà il tradizionale scivolo del carro trionfale e sarà circondata da tutti i puttini con i simboli mariani.
Per venire incontro al desiderio di venerazione, l’immagine resterà esposta nella navata centrale della Basilica, per tutto il tempo delle feste natalizie.
Conviene ricordare che per sciogliere il voto dei nostri padri, trattandosi di un rapporto spirituale con la Madre del Signore, è necessario accostarsi ai sacramenti della confessione e dell’Eucarestia, pregare il rosario ed esprimere la solidarietà cristiana, con chi è nel bisogno.
Come abbiamo più volte affermato, torna quanto mai attuale che “la Madonna, più che portarla sulle spalle, occorre portarla nel cuore tutti i giorni, sulle strade della vita”.
Il messaggio di papa Francesco, può aiutarci a vivere con serena disponibilità questa privazione, che per tanti è vissuta come ulteriore prova e lacerazione interiore, infatti in più occasioni il Papa ci ha ricordato che “Ci siamo trovati impauriti e smarriti.
Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti”.
“Ci eravamo illusi di poter vivere sani in un mondo malato”, ha osservato papa Francesco, per cui le nostre celebrazioni annuali, a partire dalla festa di san Vincenzo Romano (29 novembre) potranno aiutarci a vivere nella dimensione personale e comunitaria, un cammino di conversione.

Come ogni anno, all’inizio di novembre, sarà pubblicato il programma delle celebrazioni (in forma cartacea lo si potrà ritirare presso la sagrestia della Basilica) con le indicazioni per poter accedere in Basilica, secondo le norme anti-Covid.

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