Truffa ai danni dello Stato, falsità ideologica e indebita percezione di erogazioni pubbliche, 9 persone sono state denunciate.

Scoperti dalla guardia di finanza i furbetti dei contributi post terremoto sull’isola di Ischia. Sequestrati beni per un valore di oltre220mila euro.

In azione il I Gruppo della Guardia di Finanza di Napoli, delegato della Procura della Repubblica di Napoli che ha coordinato le indagini.

Le fiamme gialle hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni del valore di oltre 220.000 euro, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di 9 soggetti indiziati di aver indebitamente percepito il sussidio economico del “contributo di autonoma sistemazione” previsto dal Governo per le popolazioni residenti nei Comuni di Casamicciola, Forio e Lacco Ameno che hanno subito danneggiamenti tali da rendere le abitazioni inagibili in conseguenza del sisma del 2017.

Le indagini sono state condotte dalla Tenenza di Ischia che ha riscontrato come gli stessi, successivamente all’evento sismico che ha colpito quei Comuni, abbiano ottenuto con continuità e senza averne i requisiti, mediante false attestazioni, il sussidio economico, dal 2017 al 2021.

I reati ipotizzati sono truffa ai danni dello Stato, falsità ideologica e indebita percezione di erogazioni pubbliche.

Gli accertamenti delle Fiamme Gialle partenopee si sono sviluppati mediante acquisizioni documentali, l’audizione di persone informate sui fatti e l’analisi di documentazione inerente ai consumi idrici ed elettrici delle abitazioni.

Riscontrati, in particolare, casi di dichiarazione di falsi domicili, di permanenza continua in abitazioni formalmente dichiarate inagibili, di indebito soggiorno presso strutture ricettive convenzionate per l’accoglienza delle popolazioni terremotate, di iscrizione presso medici di base in Comuni diversi da quelli dell’isola di Ischia.

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