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“Dopo il vento della scorsa notte la situazione di numerose zone di pineta dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, bruciate nel 2017 o morte per cause indirette del fuoco, risulta essere disastrosa”, questa la denuncia partita dall’associazione Primaurora che ha postato una serie di scatti per documentare lo stato della pineta, “schiantati la quasi totalità dei grossi alberi di pino, che rimangono ora al suolo. Aumenta così il carico di combustibile per futuri incendi, il cui passaggio arrecherebbe danni maggiori di quello di due anni fa”.

L’appello che è partito dall’associazione Primaurora è quello di avviare interventi per prevenire possibili situazioni di rischio: “Bisogna lavorare ORA IN PREVENZIONE poiché non basterà poi l’intera flotta canadair italiana per bloccare le fiamme se, in un futuro non molto lontano , esse arrivassero a lambire le tonnellate di necromassa legnosa frutto degli schianti. Anche se ora piove l’estate è dietro le porte e bisogna risolvere la problematica dei fondi silenti per il bene di tutti, delle persone e del bosco in primis. Gli strumenti burocratici ed amministrativi per difendere questo patrimonio forestale e naturalistico di inestimabile valore , cosi come evidenziato durante il nostro convegno del mese scorso, ci sono, ma bisogna avere la volontà di applicarli. Non vogliamo rivedere di nuovo in cenere questi meravigliosi luoghi e tutti gli esseri che essi ospitano”.

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