carabinieri

Sono le 3 di notte e i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Torre del Greco intervengono in un appartamento di Portici per la segnalazione di una lite.

I militari salgono le scale che conduce all’abitazione e le urla fanno da sottofondo.

La porta è socchiusa e si decide di entrare.

La cucina si presenta completamente a soqquadro tra piatti distrutti e mobili danneggiati.

In casa c’è un uomo, la sua compagna e il padre di lei: il primo ha 34 anni ed è già noto alle forze dell’ordine mentre lei è piena di lividi su tutto il corpo, è stata appena aggredita.

I carabinieri accompagnano le 3 persone in caserma per ricostruire la vicenda e lì arriverà anche il 118 per medicare le lesioni patite dalla vittima.

La donna non vuol raccontare cosa sia accaduto ma i militari, grazie anche alle dichiarazioni dell’anziano, ricostruiscono diversi episodi di violenza, per ultimo quello avvenuto pochi istanti prima.

Il 34enne viene arrestato per maltrattamenti in famiglia e trasferito in carcere.

In quei minuti pare che la situazione si sia tranquillizzata e la vittima, accompagnata dal proprio padre, si allontana dalla caserma; ma la storia non finisce qui.

Passano pochi secondi e i carabinieri sentono delle urla provenire dall’esterno.

I militari intervengono e trovano padre e figlia litigare.

La donna accusa l’uomo di aver denunciato il proprio compagno e la lite degenera quando lei, in presenza dei carabinieri, minaccia suo padre di morte.

I 2 vengono portati in caserma e lì si accerta che il 73enne avesse già denunciato in passato la figlia (che di anni ne ha 37)  ed i reati sono gravi: maltrattamenti ed estorsione.

A quel punto non resta che arrestare la donna che viene trasferita nel carcere di Pozzuoli.

La vittima – l’ultima che rimane – sta bene ed è tornato a casa.

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