“Lodevole la nuova offerta formativa, presentata, questa mattina, dalla Dirigente del Liceo classico “G. De Bottis” di Torre del Greco. Un progetto ambizioso di cui, come Regione Campania, siamo fieri perché non solo rappresenta una novità nel nostro panorama scolastico, ma, in maniera lungimirante, punta alla vocazione al turismo ed alle risorse dei Beni culturali – archeologici, architettonici o più semplicemente paesaggistici – del territorio”.
Parole cariche di orgoglio, quelle della Vicepresidente del Consiglio, Loredana Raia, ex alunna del liceo De Bottis.
“L’idea – prosegue Raia – di due curvature, l’una archeologica, l’altra di tutela e valorizzazione dei Beni culturali, che andranno ad implementare il piano didattico, a partire dal prossimo anno scolastico, rappresenta un punto di forza non soltanto per la comunità scolastica liceale, ma per lo stesso territorio di Torre del Greco che, attraverso una particolare intuizione di settore dell’indirizzo classico, rilancia, di fatto, oltre che l’antica e pregiata tradizione umanistica legata al nome dell’Istituto cittadino, anche l’effettività di una vocazione turistica che a Torre del Greco è altrettanto concreta e radicata”.
“Basti pensare – prosegue la Vice Presidente del Consiglio – al Complesso archeologico di Villa Sora che rappresenta una delle strutture più importanti, dal punto di vista archeologico, sul territorio torrese, oltre che per la pregevolezza della sua fattura e dei suoi ambienti, anche per l’importanza storica che la vorrebbe dimora di proprietà imperiale. È una delle pochissime evidenze presenti in città, considerata la diversa sorte – rispetto ad Ercolano e Pompei – che è toccata al territorio corallino.  Questo sito, insieme al complesso termale poco distante, evidenzia la necessità di attivare progettualità che restituiscano al nostro territorio la dignità di “città archeologica” al pari di quelle disseminate lungo la fascia costiera vesuviana.
Torre del Greco è l’anello centrale, spezzato, di un unicum che da Napoli a Sorrento, rende questa linea di costa tra le più fertili di cultura, d’Italia. Per questo è necessario che alle scelte impopolari degli anni passati faccia da eco la costruzione di una nuova coscienza politica, civile e culturale che riesca a rivalorizzare un settore primario nel rilancio della città. E , da questo punto di vista, la nuova offerta formativa del liceo De Bottis è fondamentale e pienamente funzionale.
“Perciò – continua Raia – la soddisfazione con cui questa mattina la Dirigente scolastica, Letizia Spagnuolo, il corpo docenti e l’Associazione degli “ex Alunni” hanno presentato questo progetto, è, come ricordava anche il Sindaco, Palomba, anche la nostra soddisfazione, perché riconduce a questa comunità civile e ai giovani che si formeranno tra queste mura, la singolarità di un prezioso carisma culturale. Ciò perché l’ archeologia e i Beni culturali rappresentano, oggi, due percorsi universitari tra i più scelti e preferiti, soprattutto nell’Italia Meridionale, complice la suggestione e la ricchezza di un patrimonio demo-etno-antropologico che soltanto qui ha una sua particolare connotazione e fisionomia. Non posso, dunque, non esprimere anche io, da ex alunna, i miei complimenti alla Dirigente che sta lavorando a questo progetto sin dall’estate scorsa.

E – conclude Raia – voglio unire l’auspicio che il Liceo G. de Bottis possa fiorire sempre più di generazioni di giovani brillanti e solidamente preparati ad affrontare le sfide di un mondo sempre più competitivo e in continua rivoluzione”.

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