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Operatori Ercolano uniti per il ritorno della Circumvesuviana

Come può il grande attrattore di Ercolano già porta d’accesso al Parco Archeologico e dal Parco Nazionale Vesuvio, entrambi siti UNESCO e sede di altri Musei come il Mav e la Fondazione Ville Vesuviane essere tagliato fuori dalla linea circumvesuviana Napoli  – Sorrento?

Questo è il senso della domanda già posta dal Consorzio Costa del Vesuvio e dalla Società di Sviluppo Locale Artesa in rappresentanza degli operatori turistici, commerciali del trasporto e della ristorazione dopo il taglio delle corse per Pompei e Sorrento.

La sperimentazione in atto, pur aumentando le navette lungo la direttrice Napoli – Torre Annunziata, continua a confondere i turisti presso la Stazione di Napoli Garibaldi, con disagi e lunghe attese raccolte dagli operatori turistici per raggiungere Ercolano da Napoli, Pompei e Sorrento.

Numerosi sono i turisti convinti di dover prendere la naturale linea Napoli – Sorrento lungo la quale sorge la fermata Ercolano Scavi, alla luce di blog, guide turistiche e vademecum culturali prodotti in varie lingue.

Luca Coppola, Direttore Agenzia di Incoming Discover South e Responsabile degli Infopoint cittadini, evidenzia che un rafforzamento delle corse nel corso della stagione estiva, avrebbe giovato sicuramente alla città con tempi di sosta pari a 3 minuti circa: quale sarebbe il cambiamento introducendo la sosta senza inficiare sulla gestione della puntualità della corsa Napoli – Sorrento? Non si valorizzerebbe il territorio all’interno del Museo Diffuso dell’Archeologia Vesuviana, rendendolo così maggiormente accessibile?

Ciro Iengo, già Sindaco di Ercolano e promotore della Società di Sviluppo Locale Artesa che ha raccolto il parere degli operatori commerciali dell’area, chiede l’opportunità di un tavolo di ascolto e di confronto, per scongiurare la definitiva estromissione della Fermata al termine della sperimentazione prevista a settembre.

Un vistoso calo di presenze nei ristoranti e bar del centro cittadino nel corso del mese di luglio, con conseguenti danni economici rispetto al luglio dello scorso anno sono stati i segnali più concreti espressi dagli operatori, dopo una sperimentazione che avrebbe dovuto premiare la città con un aumento dei treni presso la meta archeologica Vesuviana più conosciuta dopo Pompei nel Golfo di Napoli, inserendola nel circuito dei siti culturali e meta anche di ospiti che soggiornano a Pompei e a Sorrento, costretti oggi ad attendere una coincidenza presso la stazione di Torre Annunziata.

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