Il Ministro Franceschini dovrebbe chiedere dettagliate spiegazioni alla Francia sulla legittimità dell’acquisto in corso, da parte del Museo Louvre di Parigi, di una preziosa statua in bronzo di Apollo citarista proveniente, ma non si sa in che modo, dal territorio entro cui si trovano gli scavi archeologici di Pompei”. E’ quanto sostiene l’architetto Antonio Irlando, responsabile di “Osservatorio Patrimonio Culturale” riguardo all’iniziativa annunciata ieri dal grande museo Francese. “E’ sconcertante leggere sul sito ufficiale del Louvre che è stata avviata una vasta campagna di raccolta fondi denominata “Apollo Mission” – incalza l’Osservatorio Patrimonio Culturale – per contribuire all’acquisizione di quanto, impropriamente si definisce un “tesoro nazionale”, per la cifra di 6,7 milioni di euro richiesta dal misterioso detentore della statua e a cui la “Société des Amis du Louvre” ha già garantito la somma di 3,5 milioni di Euro”. “Il sito del museo francese per convincere i mecenati a contribuire al raggiungimento della somma di 800.000 euro entro il prossimo 28 febbraio – spiega l’architetto Antonio Irlando – fornisce notizie accattivanti facendo sapere che questa grande statua in bronzo risale al II o I secolo avanti Cristo ed è una superba rappresentazione di Apollo, aggiungendo, senza pudore e rispetto istituzionale per l’Italia, che probabilmente fu usata per decorare una villa romana alla periferia di Pompei, distrutta dall’eruzione del Vesuvio”.

 

 

 

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