centro diabetologico palma campania

Nella regione Campania il 7 per cento circa della popolazione soffre di diabete.

Con la delibera di Giunta regionale del 2020 voluta fortemente dal presidente Vincenzo de Luca, l’Asl Napoli 3 sud attraverso la dirigente aziendale Tommasina Sorrentino responsabile diabetologia, ha individuato per il territorio Asl Napoli 3 un fabbisogno di sei Centri diabetologici territoriali (Cad) pubblici.

L’ultimo nato in ordine di tempo è quello già attivo presso il distretto sanitario di Palma
Campania che si affianca a quelli operanti a Volla, Boscoreale (distretto 56 di Torre
Annunziata), Castellammare di Stabia.

Due i nuovi centri che saranno aperti nei prossimi mesi nei distretti 49 di Nola e 55 di
Ercolano.

Il centro antidiabete di Palma Campania (via Nuova Sarno 442, presso il distretto sanitario)
diretto dal dottor Francesco Lettiero, con una popolazione di riferimento di 130mila abitanti
funziona tutti i giorni tranne il sabato mattina.

È dotato degli specialisti dedicati alla cura del diabete e sue complicanze: cardiologi, oculisti, neurologi, nefrologi, dietisti, personale infermieristico dedicato, con l’obiettivo di creare un percorso di cura e assistenza a 360 gradi per chi soffre della patologia diabetica.

“Integrazione ospedale territorio, nuove tecnologie, accesso alle cure, equità nella
distribuzione delle risorse. L’obiettivo adesso è quello di accelerare in maniera significativa per i centri di secondo livello, ovvero i Centri antidiabete (Cad).

Strutture che devono fungere da cerniera con il territorio – afferma il direttore generale Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo – Bisogna fare in fretta per evitare conseguenze estreme come le amputazioni e altre complicanze che dobbiamo ridurre quanto più possibile.

Con la programmazione e l’attivazione dei centri dedicati, che nella nostra azienda sono per la maggior parte strutture pubbliche, potremo anche abbattere il fenomeno delle liste attese d’attesa per pazienti diabetici e dare la svolta definitiva alla battaglia contro questa malattia”.

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