Partono da domani i saldi estivi in Campania. Secondo le stime di Confesercenti Campania ben 6 campani su 10 hanno intenzioni di spendere in questi due mesi di sconti. Insieme a loro milioni di turisti acquisteranno capi con i saldi, per una previsione di introito di circa 897 milioni di euro. “Per i commercianti della Regione Campania i saldi estivi 2023 rappresentano un’opportunità molto importante – commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno – e la nostra stima, ragguardevole, è determinata da più fattori. Innanzitutto, con il Covid finalmente alle spalle, i consumatori campani che hanno intenzione di acquistare nei saldi sono oltre 2.9 milioni, ovvero il 30% in più rispetto all’estate 2022. La spesa pro capite di essi è di circa 222 euro, per un fatturato stimato di circa 657 milioni di euro. A loro vanno aggiunti i 2 milioni di turisti attesi in questi due mesi, ben il 38% in più rispetto a 12 mesi fa. E del resto il boom turistico di Napoli e della Campania è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo previsto che i visitatori spederanno circa 120 € pro capite per abbigliamento, moda, artigianato e così via. Questo ci permetterebbe di introitare altri 240 milioni di euro che fanno crescere a 897 milioni di euro il fatturato. Infine, ci sono più consumatori che saranno dediti allo shopping a causa del maltempo che ci ha accompagnato sino a poche settimane fa, impendendo ai commercianti di vendere prodotti primaverili. Dunque, una parte di budget è stata erosa da questo fattore e dal caro vita: la partita, dunque, si gioca totalmente su questi saldi estivi”
I DATI. Nello specifico, secondo lo studio di Confesercenti Campania, con l’analisi effettuata tramite il sondaggio sulle intenzioni di acquisto condotto da IPSOS per Confesercenti Nazionale, il budget pro capite in Campania è inferiore di circa 5 euro rispetto alla media nazionale (che è di 227,35, con un picco di 253 euro per i consumatori del centro), attestandosi su 222,83 euro. Un terzo dei consumatori campani pensa tuttavia di spendere meno di 100 euro (il 34,90%), tra il 9.6% che conta di spendere al massimo 50 euro e il 25.3% che si spingerà ad un massimo di 100 euro. Solo il 7.8% dei campani che usufruiranno dei saldi conta di spendere oltre i 300 euro. La maggior parte (il 32%) pensa di investire tra i 101 e i 200 euro per lo shopping con le offerte, per compensare i tagli effettuati al budget per abbigliamento e calzature durante l’anno.
I DATI DI NAPOLI. A Napoli si concentrerà, come di consueto, la maggior parte del fatturato: la stima di Confesercenti Campania è di 580 milioni, di cui 168 arrivano dai turisti e 412 milioni arrivano dai cittadini napoletani e della provincia di Napoli.
LE NUOVE REGOLE E L’INIZIATIVA “SALDI TRASPARENTI”. I prossimi saldi estivi saranno anche i primi con le nuove regole del Codice del consumo, sulla cui base Confesercenti Nazionale, e dunque anche Confesercenti Campania, lancia l’iniziativa “Saldi trasparenti”: un vademecum di regole a cui sono chiamati ad aderire gli associati per rendere migliore l’esperienza dello shopping di fine stagione.

1.              Prezzi e sconti sono trasparenti

a.     il prezzo di partenza è evidenziato in chiaro, ed è quello più basso praticato negli ultimi 30 giorni

b.     lo sconto viene indicato in percentuale rispetto al prezzo di partenza

c.     è indicato con evidenza il prezzo finale scontato

2.              Il pagamento può essere effettuato in contanti (fino al limite di 5.000 euro), ovvero con carta di debito o credito.

3.              Oltre a garantire la migliore qualità dei capi in vendita, l’esercizio assicura il rispetto delle norme in materia di commercio dei prodotti di abbigliamento e quelle sulla garanzia della conformità del bene al contratto.

4.              I prodotti in saldo, a meno che non sia diversamente indicato (ad es. capi risalenti alla corrispondente stagione dell’anno precedente), appartengono tutti a stock relativi alla stagione in corso.

5.              I prodotti in vendita rispondono alle norme in materia di etichettatura di cui al “Codice del consumo” (D. Lgs. n. 206/2005), quindi sono sicuri e recano l’indicazione dell’identità e degli estremi del produttore.

6.              Le merci in vendita rispondono alle norme sulla denominazione delle fibre e sull’etichettatura e contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili, di cui al Regolamento CE n. 1007/2011.

7.              In caso di prodotto che presenti difetti, lo stesso, in conformità a quanto previsto dal “Codice del consumo”, qualora vi sia disponibilità di altro capo analogo, verrà sempre sostituito, previa presentazione della prova d’acquisto (scontrino fiscale o di cortesia, fattura); altrimenti verrà consegnato un voucher di valore pari all’importo pagato, spendibile entro un anno dall’acquisto.

8.              In caso di mancato gradimento, il capo, se richiesto entro i 15 giorni successivi all’acquisto, previa presentazione di scontrino fiscale o di cortesia o fattura, verrà senz’altro sostituito, anche durante il periodo dei saldi, con altro capo a scelta dell’acquirente di pari valore (sempreché ovviamente lo stesso non sia stato usato e venga riportato nell’esercizio nello stato in cui si trovava al momento dell’acquisto); qualora non vi sia disponibilità di capi che incontrino l’interesse dell’acquirente, a questi verrà consegnato un voucher di valore pari all’importo pagato, spendibile entro un anno dall’acquisto.

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