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Un confronto su progetti e fondi europei. E’ il senso dell’iniziativa “Aperitivo Europeo” ieri sera presso i locali dell’incubatore Stecca nell’area degli ex Molini Meridionali Marzoli a Torre del Greco. 
Un appuntamento informale per parlare di progetti e fondi europei a Torre del Greco e nell’area metropolitana di Napoli.

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Hanno partecipato circa venti persone provenienti da enti del terzo settore attivi sul territorio, dal sistema delle imprese e dal mondo della scuola. L’assessora alla Transizione Ecologica, Beni Comuni e Partecipazione, Laura Vitiello, ha partecipato all’incontro in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Torre del Greco.

Primo di una serie regolare di incontri che si terranno nei prossimi mesi, l’aperitivo europeo è stata un’occasione per identificare i bisogni comuni delle realtà presenti per poter usare al meglio le opportunità offerte dai fondi e dai progetti europei, e di gettare le basi per la creazione di una “comunità di pratica” sui fondi e progetti europei a Torre del Greco.

I bisogni emersi da questo primo incontro riguardano informazioni aggiornate sui bandi disponibili, percorsi di formazione per i rappresentanti del terzo settore e per le imprese del territorio, e una maggiore collaborazione e dialogo tra il mondo dell’associazionismo, le imprese, le scuole e l’amministrazione comunale.

“Crediamo che far crescere questa comunità di persone interessate ai progetti europei sia un modo per rispondere a questi bisogni”, dicono gli organizzatori dell’iniziativa. “Contiamo di strutturare i prossimi appuntamenti per permettere anche conversazioni più approfondite su alcune aree di lavoro che sono emerse, come l’educazione non formale e l’orientamento al lavoro per i giovani, le opportunità per le imprese, la rigenerazione urbana.”

“La linea rossa che unisce queste tematiche è una maggiore attenzione alla collaborazione e al dialogo tra enti e istituzioni che lavorano in ambiti diversi, esplorando possibili connessioni, e di creare le basi per progetti e iniziative di respiro europeo che rispondano ai bisogni del nostro territorio”, concludono.

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