Protesta del Comitato Utenti Circumvesuviana contro il tradizionale sovraffollamento dei treni. Nella serata di ieri sono stati appesi numerosi striscioni nelle due stazioni napoletane di Porta Nolana e Piazza Garibaldi e fuori al Palazzo del Consiglio Regionale con un messaggio chiaro “Treni strapieni, locali chiusi: vergogna”.
In una nota il Comitato ha spiegato le motivazioni dietro la protesta: “L’imposizione di far chiudere le attività commerciali ad orari prestabiliti, soprattutto nel week-end, sta contribuendo a distruggere quella parte della piccola imprenditoria locale che è sopravvissuta alle serrate dei mesi scorsi, ma volendola comunque giustificare come una norma atta a contenere i contagi non spiega comunque come si concili con gli assembramenti spaventosi che si creano a bordo dei treni e dei pullman: il governatore fino ad ora non ha speso una parola a riguardo e, il suo fedelissimo Umberto De Gregorio, non ha neanche accennato a segnalare lo stato delle cose tanto, a farne le spese, sono sempre i passeggeri degli “spostapoveri”. Il Covid, secondo questi geni, può essere contratto tra una decina di ragazzi che si trovano fuori ad un bar ma non nei pienone delle 7.00 di mattina nei vagoni treno, dove la gente si stringe al massimo per entrare. Nessuno prova alcun divertimento, è così da anni, la realtà dei fatti è che certi politici non possono capire cosa significhi fare di tutto per non arrivare tardi a lavoro.”
“C’è urgente bisogno di personale che controlli gli ingressi nei treni, – spiegano – che esegua un controllo serio per allontanare chi a bordo non indossa le mascherine e, più di ogni altra cosa, servono più corse giornaliere. De Luca e la sua giunta mostrino ora i muscoli, metta in guardia l’EAV come ha fatto con i sindaci, faccia vedere che la prevenzione del contagio è un fatto importante e non solo un motivo per fare propaganda.”
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