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Una stagione, quella della Turris, che sarà ricordata dai tifosi per l’altalena di emozioni.

Dall’avvio scoppiettante con i corallini nelle zone altissime di classifica, al calo vistoso di prestazioni. Dalla cessione farsesca della società, col passaggio di consegne tra Colantonio e Guardascione poi mai avvenuto. Dalla guida tecnica di Caneo alla salvezza miracolosa targata Menichini.

Queste le parole dell’allenatore: “Sì, abbiamo fatto veramente un’impresa. Mi ricordo che, quando son venuto, c’era un clima di contestazione contro i giocatori, con i tifosi che son venuti due-tre volte all’allenamento e non era facile cementare questo gruppo.

Sono stato molto chiaro e alla squadra ho detto fin da subito che non contavano i curriculum ed il passato, ma contava quello che avrebbero fatto durante le settimane e gli allenamenti.

Questo gruppo si è cementato, abbiamo passato anche dei momenti difficili, ma non abbiamo mai mollato e di questo bisogna dare grande merito ai calciatori che hanno creduto in quest’impresa, a noi come staff tecnico che abbiamo sempre supportato al meglio i giocatori.

Volevo ringraziare la società, nelle persone del presidente, del direttore e di tutti gli altri che ci sono stati vicini e non ci hanno fatto mancare nulla.

Attraverso tutte queste componenti siamo riusciti ad ottenere la salvezza che ha davvero del miracoloso perché ad un certo punto nessuno avrebbe puntato su di noi, solo io ed il mio gruppo ci credevamo.”

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