zinno san giorgio a cremano

Un manifesto impegno sottoscritto da 18 Sindaci campani e dalla Citta’ Metropolitana di Napoli a favore dei piu’ piccoli, in piena attuazione della convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Si è conclusa la staffetta sui Diritti Luigi Bellocchio e, in occasione di questa ultima tappa che ha riportato il testimone a San Giorgio a Cremano città, è stata celebrato in città il XXXIII Anniversario della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, istituito dall’Onu.

Il 18 novembre sarà segnato anche dalla sottoscrizione congiunta, da parte di 18 sindaci e delegati di altrettanti comuni campani e della Città Metropolitana di Napoli, rappresentata dal vicesindaco Giuseppe Cirillo, di “manifesto impegno” con cui i governi cittadini si sono assunti la  responsabilità di far rete per promuovere la partecipazione autentica dei giovani al governo delle città, coinvolgendoli in prima persona nelle scelte politico amministrative che li riguardano.

Alla presenza del Presidente del Consiglio comunale  di San Giorgio a Cremano, Michele Carbone hanno sottoscritto la dichiarazione, in Villa Bruno, i rappresentanti istituzionali della VI Municipalità di Napoli e dei comuni di Cardito, Quarto, Frattamaggiore e Frattaminore, Acerra, Pompei, Sant’Antonio Abate, Sant’Anastasia, Pomigliano D’Arco, Massa di Somma, Volla, Ischia, Avellino, Fisciano, Siano.

“Si tratta di una grande responsabilità collettiva – ha detto il Sindaco Giorgio Zinno – che ci impegnerà tutti a mettere in campo ulteriori percorsi inclusivi, come la riappropriazione da parte dei bambini e degli adolescenti degli spazi urbani, la promozione dello spostamento autonomo attraverso uno sviluppo più sostenibile del territorio e l’eliminazione di ogni forma di discriminazione verso i bambini e gli adolescenti nelle politiche intraprese£.

Nonostante il maltempo, la giornata ha visto protagonisti comunque i bambini; una parte degli oltre 2 mila piccoli coinvolti si è radunata nella Fonderia Righetti, altri sono rimasti nelle proprie scuole dove hanno comunque svolto attività ludiche e laboratori didattici.

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